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Lipari, a Porto delle Genti le mareggiate continuano a fare tremare le villette

I residenti attendono i lavori per il ripascimento. Sulle Eolie nuova tempesta di vento

Spaventosa mareggiata a Porto delle Genti, borgo di Lipari. Continuano a tremare le villette, in attesa dei lavori per il ripascimento. C’è anche quella dell’ex ministro Gianpiero D’Alia. Sulle Eolie è nuovamente tempesta di vento. Soffia ad oltre 30 chilometri orari da ovest-sud-ovest. Il mare è molto mosso e aliscafi e nave garantiscono solamente qualche corsa da e per Milazzo e le isole principali.

«Quando inizieranno i lavori per il ripascimento della spiaggia di Porto delle Genti?, chiedono gli isolani con in testa Francesco Valastro, che ha fondato anche un comitato, e Marisa Virgona, che curava il litorale. Lo fanno anche i villeggianti che hanno casa, considerato che le mareggiate continuano a sventrare il muraglione che difende le case. L’ultimo in ordine di tempo è il villeggiante palermitano Antonio Anzalone: «Lo scorso mese di maggio – dice - si annunciava il prossimo recupero della spiaggia di Porto delle Genti. Roboanti commenti soddisfatti anche da parte dell’amministrazione comunale e credo pure della Regione. Dopodiché silenzio tombale».

Il sindaco Riccardo Gullo precisa che, «per quanto riguarda i lavori di ripascimento della spiaggia di Porto delle Genti (Portinenti), l’Ufficio del commissario di governo, che cura la realizzazione dell’intervento, a breve provvederà a dare inizio ai lavori», che sono stati già appaltati per un importo di un milione e 430 mila euro. Ad eseguirli sarà la Chiofalo costruzioni di San Filippo del Mela. La struttura commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Renato Schifani, ha concluso l’iter per restituire a residenti e turisti quello che una volta era definito «il salotto balneare» della più grande isola dell’arcipelago delle Eolie.

L’arenile, denominato anche Porto delle Genti, si trova, infatti, a poca distanza dal centro storico e gode di una posizione che lo pone al riparo dai venti di maestrale, nella parte meridionale dell’isola. Tuttavia, negli anni, questo non è bastato a scongiurare il lento ma inarrestabile processo di erosione provocato dal moto ondoso. Oggi la spiaggia, che si estende per circa 150 metri, è ridotta a un’esile striscia di ciottoli e ghiaia, mentre in alcuni punti è del tutto scomparsa.

A forte rischio si trovano anche alcune proprietà private delimitate da muretti che il mare potrebbe scalzare da un momento all’altro. L’intervento che sta per partire avrà, dunque, il duplice obiettivo di salvaguardare le strutture che si affacciano sulla baia e, allo stesso tempo, ricostituire un’adeguata porzione di sabbia che consenta una balneazione agevole e sicura. Verranno realizzati due pennelli semisommersi in massi naturali e una scogliera soffolta dello stesso materiale. Si tratta di opere che, essendo piazzate sotto il livello del mare, non altereranno l’equilibrio e la bellezza del paesaggio. Il ripascimento per formare nuovamente la spiaggia sarà, invece, effettuato utilizzando sabbia e ghiaia di natura vulcanica. In tal modo, la linea di riva disterà mediamente dalle costruzioni almeno venti metri.

La spiaggia era cara anche al protettore San Bartolomeo, il Santo venuto dall’Oriente. «La storia della sua passione – intorno all'anno 580 annotava San Gregorio di Tours nel suo Libri Miraculorum - narra che Bartolomeo Apostolo subì il martirio in terra d'Asia. Dopo molti anni dalla sua passione, essendo sopraggiunta una nuova persecuzione contro i Cristiani, e vedendo i pagani che tutto il popolo accorreva al suo sepolcro e a lui offriva preghiere ed incensi, spinti dall'odio portarono via il suo corpo e, postolo in un sarcofago di piombo, lo gettarono in mare dicendo: perché tu non abbia più ad allettare il nostro popolo. Ma con l'intervento della Provvidenza di Dio, nel segreto delle sue operazioni, il sarcofago di piombo, sostenuto dalle acque che lo portavano, da quel luogo fu traslato ad un'isoletta chiamata Lipari. Ne fu fatta rivelazione ai cristiani perché lo raccogliessero: raccolto e sepolto, su quel corpo edificarono un gran tempio. In esso è ora invocato e manifesta di giovare a molte genti con le sue virtù e le sue grazie». Divenuto il protettore delle Eolie, San Bartolomeo è festeggiato più volte l’anno (clou il 24 agosto) perché protegge le 7 isole da mareggiate, crateri, bombe d’acqua, i pescatori e contadini, e lo scorso 16 novembre c’è stata la ricorrenza per terremoto con processione con fiume di isolani e con sosta davanti casa di un abitante in sofferenza a Marina Lunga. Alle Eolie la gente è devotissima al loro Protettore.

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