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«Che paura con una decina di cani nella terrazza di casa»: allarme randagi a Lipari

Numerose le segnalazioni dalla zona di San Calogero. Il sindaco Gullo: «Abbiamo cercato di contenere le nascite, ma tanti continuano ad abbandonare le cucciolate»

A Lipari, in località San Calogero e dintorni, continua lo spauracchio dei cani randagi. Lo segnala l'abitante di Pianoconte Sergio Sciacchitano. «Me li sono trovati - dice - nella terrazza di casa mia. E se ci fossero stati bambini?».

L’allarme è stato lanciato più volte dagli abitanti, che hanno dovuto fare i conti anche con i gatti sbranati. Come nel caso della signora Elisa Villani, che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri e presentato esposti alle autorità. L’ultimo caso è stato quello di un gatto trovato morto a Pianoconte, vicino al cimitero. Un episodio segnalato dalla veterinaria Laura Gulotta. Sui social, vista la foto, le signore non hanno dubbi. Fiorella Cortese commenta: «A me sembra morso dai cani». Gaetano Marocchini: «È palesemente vittima di cani». Della stessa idea Rosa Mandarano. Tati Sala è amareggiata: «Non ne posso più. In quella strada è impossibile correre».

Sul randagismo il sindaco Riccardo Gullo dice che «uno degli obiettivi del nostro programma è una maggiore tutela degli animali e la soluzione di questo problema. Ancora presenta forti criticità per la persistenza di comportamenti sociali che, piuttosto che alleviare il problema, lo aggravano con condotte non più accettabili quali la tenuta degli animali in modo non corretto e l’insensato e continuo abbandono delle cucciolate. Già l’amministrazione comunale in passato aveva provveduto ad attenuare il fenomeno con iniziative che hanno richiesto l’impegno di consistenti risorse, senza risolverlo».

Secondo il sindaco, ad ogni modo, «bisogna continuare nella ricerca di soluzioni immediate per il ricovero in posti idonei e per l’affidamento degli animali abbandonati e individuare, nell’ambito della programmazione in corso, le aree adeguate alla realizzazione delle strutture necessarie. Intanto, con un progetto finanziato nell’ambito della democrazia partecipata, e con altri interventi finanziati con fondi comunali, nonché con l’opera meritoria del volontariato, sono state affrontate le emergenze e il contenimento delle nascite».

Nel video di Notiziarioeolie.it l'intervista a Sergio Sciacchitano

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