A Lipari per le mareggiate approdo aliscafi vietato e si attracca a Punta Scaliddi, ma raggiungere questo scalo è stata una vera e propria avventura. La banchina e la via Tenente Mariano Amendola al solito sono state invase dal mare con difficoltà e disagi anche al transito dei passeggeri, isolani e turisti. E tutti si sono bagnati. Ed ora esplodono le polemiche.
«Le condizioni di attracco a Lipari sono difficili – dice Emanuele Carnevale, ingegnere-albergatore - ma ancora più difficili perché non si riesce nemmeno ad arrivare a prendere l’aliscafo in quanto la strada è invasa dall’acqua. Vogliamo impegnarci ad aprire Pignataro come ulteriore scalo alternativo? Si può fare».
Lo scalo di Pignataro, se reso operativo, eviterebbe – come già accaduto più volte – di costringere i comandanti degli aliscafi a riportare i passeggeri a Milazzo, perché per lo scirocco nella struttura portuale non si può attraccare.
«Purtroppo – spiega il sindaco Riccardo Gullo – la portualità è carente in tutte le isole, e richiede una programmazione strategica al fine di evitare interventi sporadici e non coordinati che spesso non reggono alle prime mareggiate invernali. È in corso di definizione l’incarico per la redazione del piano regolatore portuale, non ancora attivato a causa della mancanza della delega assessoriale, ora richiesta».
Il sindaco ha precisato che qualcosa è già stato fatto: «Interventi di messa in sicurezza nella banchina di Marina Corta, lato sud, e nel banchinamento di terra della banchina, lato nord, la sistemazione del pontile aliscafi eseguito dall’assessorato regionale alle infrastrutture su progetto prontamente fatto redigere a cura dell’ufficio tecnico comunale. Ma anche i lavori di prima sistemazione e messa in sicurezza della banchina di Sottomonastero, il ripristino dell’approdo aliscafi di Alicudi e la sistemazione della scogliera nell’approdo di Ginostra».
Foto e video notiziarioeolie.it
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