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Vulcano, dopo la bomba d'acqua la provinciale per Gelso è quasi intransitabile

Il borgo turistico è quasi isolato, gli interventi disposti dal sindaco Gullo non bastano

A Vulcano, dopo la bomba d’acqua nella notte tra il 9 e il 10 gennaio il borgo turistico di Gelso è quasi isolato. Il porticciolo è stato ripulito dai detriti - dice l’isolana Rosalba Basile - invece sulla provinciale è stato aperto un varco su un lato per permettere di transitare con qualche macchina. Questo intervento urgente è stato disposto dal sindaco Riccardo Gullo e dalla Protezione civile su richiesta del nostro delegato Gilberto Iacono».

«Ma - aggiunge la portavoce degli abitanti e dei titolari delle attività commerciali - apprendiamo con sgomento che altro non possono fare, perché essendo strada provinciale dipende tutto dalla Città metropolitana di Messina alla quale rinnoviamo il nostro appello urgente perché continua a piovere e le montagne di terra lasciate a lato strada, si riversano nuovamente sul tratto ripulito. Dopo la bomba d'acqua di mercoledì notte a Gelso il borgo era divenuto intransitabile. Sono intervenuti con le ruspe sia sulla provinciale Piano Porto, anch'essa intransitabile ripulendo tutto. Sulla Provinciale Piano Gelso invece hanno ripulito un tratto di carreggiata per permettere il transito a qualche macchina, ma ancora piena di detriti e pietre. Tonnellate di terra sono state spostate sull'altro tratto di strada». Gli abitanti hanno richiesto un sopralluogo urgente da parte dei tecnici competenti e un intervento per rendere la provinciale Piano Gelso transitabile nel più breve tempo possibile.

«Il danno - spiega Rosalba Basile - è sempre stato causato dagli incendi della scorsa estate. Gli ultimi eventi atmosferici hanno peggiorato in modo serio alcuni tratti con avvallamenti anche a rischio crolli. Il tutto è già stato segnalato con pec diverse volte dal delegato Iacono e anche dal sindaco Gullo. Ci risulta pure che sono stati stanziati un paio di milioni di euro per questa Provinciale durante l'emergenza vulcanica, essendo di intessere di Protezione civile in caso di rischio. Noi siamo ancora qui ad aspettare. Ma siamo intenzionati a non aspettare ancora per molto per far valere i nostri diritti di mobilità, in questo momento inesistente, perché dipendiamo dalla pioggia, e ribadiamo con forza che questa è un’isola a rischio vulcanico e in caso di eruzione Gelso è una via di fuga…».

Foto notiziarioeolie.it

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