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Il Coni e le procure di Palermo e Messina unite contro la violenza sessuale

Sarà firmato un protocollo d'intesa che prevede, attraverso un coordinamento delle informazioni, una maggior tutela delle vittime di abusi sessuali tesserati ad una federazione sportiva o di una disciplina sportiva riconosciuta dal comitato olimpico

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

Una stretta collaborazione tra uffici giudiziari e la tempestiva informazione della Procura generale dello Sport sulle indagini di violenza e abusi sessuali a carico di tesserati ad una Federazione sportiva nazionale o di una disciplina sportiva riconosciuta dal Coni: è uno degli obiettivi del protocollo d’intesa che verrà firmato giovedì 8 febbraio tra la Procura di Palermo, il Coni, la Procura generale dello Sport e tra la Procura di Messina, il Coni e la Procura Generale dello sport.

Al centro dell’accordo una maggior tutela delle vittime da possibili reiterazioni dei reati. Il protocollo verrà sottoscritto nell’ufficio del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del procuratore Generale dello Sport Ugo Taucer.

Parteciperanno il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, il procuratore generale di Palermo Lia Sava e per la Procura di Messina l’aggiunto Vito Di Giorgio. L'accordo prevede che il pm informi tempestivamente la Procura generale dello Sport, fornendole tutte le informazioni, delle inchieste per violenza sessuale e o abusi sessuali che non siano più coperte da segreto e riguardino un tesserato per una Federazione Sportiva Nazionale o disciplina sportiva associata riconosciuta dal Coni indipendentemente dal contesto, anche extra sportivo, nel quale possa essersi consumato il reato.

Il pubblico ministero inoltre può chiedere alla Procura generale dello Sport informazioni sul ruolo, le attività svolte ed eventuali segnalazioni o procedimenti disciplinari pendenti o definiti che riguardino gli indagati. La Procura Generale dello Sport, preso atto delle richieste dei pm, informa tempestivamente la Procura federale della Federazione sportiva nazionale o della disciplina sportiva associata competente per l’apertura di un procedimento disciplinare.

La Procura generale dello Sport, inoltre, in caso di richiesta di informazioni da parte del pubblico ministero, si impegna a fornire ogni informazione utile e può chiedere di essere autorizzata all’estrazione del certificato delle iscrizioni delle notizie di reato sul tesserato o sull'affiliato sottoposto ad indagine.

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