Messina

Venerdì 18 Ottobre 2024

Frode nel commercio di materiali inerti: quattro arresti, l'operazione tocca anche Messina

La caserma Stefano Cotugno, sede del comando provinciale di Messina della guardia di finanza

Dalle prime luci dell’alba i finanzieri del comando provinciale di Rimini, con il coordinamento della locale procura e la collaborazione dei comandi provinciali di Venezia, Ferrara, Forlì, Roma, Chieti, L’Aquila, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno e Messina, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal gip del tribunale di Rimini. Quattro le persone arrestate, due finite in carcere e due ai domiciliari. Contestati a vario titolo i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, trasferimento fraudolento di valori e calunnia. La frode scoperta dalla guardia di finanza riguarda il commercio di materiali inerti. Contestualmente, i finanzieri stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di cinque complessi aziendali per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e trasferimento fraudolento di valori, nonché un ulteriore sequestro per equivalente sino all’importo di oltre 2 milioni di euro pari al profitto delle ipotesi di reato di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Impegnati nel blitz oltre 50 militari del nucleo di polizia economico-finanziaria e del gruppo di Rimini, coordinati dal comandante provinciale. In corso anche 44 perquisizioni in tutta Italia. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che di terrà alle 11 a Rimini.

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