«Allerta arancione per il vulcano Stromboli». La decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i centri di competenza e il dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana.
La riunione è stata convocata in seguito alle attività del vulcano, ovvero una fase eruttiva iniziata nella giornata di domenica con un trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco, frequenti esplosioni nell’area craterica sud e un aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico.
Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza, che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
«L’innalzamento dell’allerta – spiega in una nota la Protezione civile - determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del nostro servizio nazionale”.
Il dipartimento della Protezione Civile condivide le informazioni con la stessa struttura della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali locali e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.
Il sindaco del Comune di Lipari Riccardo Gullo che ha preso parte alla riunione, sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione.
«Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale – evidenzia la Protezione civile - che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Si invita pertanto la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali».
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