Messina

Venerdì 27 Dicembre 2024

Stromboli il giorno dopo la grande eruzione, la Protezione civile conferma il livello di allerta rosso

 
 
 

Stromboli, il giorno dopo la grande eruzione. A parte la paura vissuta in quei tre minuti infernali la prova è stata superata. Perché è stato un vero e proprio test per la Protezione civile, vulcanologi, abitanti e turisti. Dopo la verifica di tutte le procedure attivate, e la relazione scientifica dell’evento (che non modifica i possibili scenari) si è deciso di sospendere le ordinanze relative alla navigazione: restano momentaneamente ferme le mini-crociere e la Capitaneria di porto non modifica l’ordinanza relativa alla distanza obbligatoria di 300 metri dalla costa e 2 miglia dalla Sciara del fuoco. «È doveroso - ha detto il sindaco Riccardo Gullo che subito dopo il boato delle 14 e 8 minuti con un gommone da Lipari insieme al responsabile della Protezione civile, Nico Russo, e alcune forze dell’ordine con un gommone ha raggiunto l’isola - ringraziare tutta la popolazione dell’isola, gli abitanti che con responsabilità e attenzione hanno partecipato alla gestione dell’evento; i volontari della Protezione civile, i carabinieri, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, la polizia di Stato, la polizia municipale, la guardia costiera, i medici del presidio assistenziale e tutte le componenti del sistema che hanno dimostrato grande collaborazione e capacità di reazione e coordinamento. L’evento dimostra che è possibile convivere con uno dei vulcani più straordinari d’Europa, apprezzandone la spettacolarità, e vivendolo con consapevolezza. Continuiamo con la gestione dinamica dell’emergenza. Forza Stromboli!». Ma cosa è successo? Un’esplosione parossistica, ha mobilitato gli abitanti di Stromboli. Un boato e poi la colonna di fumo, il suono delle sirene e tutto il sistema di Protezione civile si è messo rapidamente in moto. Abitanti, turisti e visitatori sono stati prontamente invitati ad allontanarsi dalle spiagge; e tutte le forze attivate in questi giorni, da quando Stromboli è passato in una fase di allerta rossa, sono scese in campo per dare informazioni, assistenza e conforto alla popolazione. «Una catena di protezione – dice Gullo - ben coordinata e gestita con la massima cura, ha dimostrato che la consapevolezza del rischio e la conoscenza dei giusti comportamenti da adottare in circostanze simili sono stati assimilati». Le persone che erano in strada si sono raccolte nella piazza San Vincenzo, seguendo con attenzione le indicazioni dei funzionari, dei volontari e degli strombolani che, abituati a questi eventi, hanno saputo gestire con naturalezza anche le preoccupazioni dei visitatori. Il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, ha convocato una riunione che si è svolta in videoconferenza. I vulcanologi dell’Ingv presenti sul territorio hanno relazionato sull’evento: durante la fase effusiva dell’eruzione, iniziata il 3 luglio. « È avvenuta un’esplosione parossistica – hanno riferito - con scorrimento di flussi piroclastici sulla Sciara del fuoco, caduta di materiale incandescente di grandi dimensioni fino a quota 500 metri. L’esplosione, generata dalla parte più settentrionale della terrazza craterica, non ha modificato l’emissione di lava dalla bocca a 500 metri che ha un po’ aumentato la sua attività. È  stato un fenomeno improvviso, aspettato (tra i più prevedibili) e inaspettato (avvenuto in un intervallo di tempo molto ridotto rispetto a quelli precedenti). Simile a quelli del 2019, ma con alcune caratteristiche diverse. L’esplosione è durata circa 3 minuti nella parte più intensa, più breve di quelle del 2019 quando la durata è stata 3 volte maggiore. La situazione, adesso, è tornata come quella di prima». La Protezione civile, conferma il livello di allerta rosso. Il Comune, continua sulla strada della gestione dinamica dell’emergenza, confortato dalla buona gestione dell’evento: «nessun danno a persone o cose - ribadisce Gullo - nessun momento di panico tra la popolazione che, sebbene preoccupata, ha vissuto l’esperienza come uno spettacolo straordinario». La ricaduta di ceneri sull’abitato è stata modesta ma, in via precauzionale, sono state distribuite mascherine a tutti gli abitanti di Stromboli. A Ginostra sono state portate in gommone. insieme al sindaco che, subito dopo, ha proseguito per Stromboli sulla motovedetta della guardia di finanza e ha convocato la consueta riunione di aggiornamento del Coc (centro operativo comunale). Gli operatori turistici però non nascondono le loro preoccupazioni per la stagione in corso. «Se si va avanti così - tuona Mario Cincotta - siamo costretti nel giro giorno a licenziare almeno il 50% della forza lavoro che opera nel settore. In questo momento almeno 500 posti di lavoro sono a rischio licenziamento e quasi tutti gli imprenditori siamo a rischio di un tracollo a causa dello tsunami economico che si sta determinando. Un numero esagerato della clientela turistica ha già disdetto le vacanze, in tanti sono partiti. L’Hotel Ossidiana ha già chiuso…». Foto e video notiziarioeolie.it

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