Stromboli dopo la recente pioggia è stata messa in ginocchio. E ancora oggi si contano i danni e i mancati interventi di ripulitura dalle montagne di fango e massi anche giganti scesi a valle tra case, terrazze e viuzze.
«Nel caso si riscontrassero situazioni di instabilità (fronti di smottamenti, frane, rocce instabili) - ha esordito nella missiva inviata al ministro e al presidente della Regione, Rosa Oliva, presidente della Proloco Amo Stromboli - si dovranno predisporre tutte le misure di messa in sicurezza provvisoria di emergenza del centro abitato». Fondamentale sarà verificare le condizioni di stabilità delle pareti (terreni e rocce) di tutti i valloni che alimentano torrenti in caso di piogge, più o meno copiose, nonché i letti dei torrenti stessi, onde evitare che pietre e terra vengano convogliate a valle insieme alle acque piovane.
«Visto il ripetersi frequente delle alluvioni – puntualizza Oliva - nella popolazione si è ovviamente creato uno stato di ansia ed incertezza. Sarebbe opportuno che, a fronte di eventuali piogge e del ripetersi di eventi alluvionali, eventualità molto probabile, predisporre l’invio immediato di almeno una squadra di supporto ai volontari che operano sull'isola, dotato di mezzi idonei per la rimozione del fango, detriti e rocce».
E conclude: «Vorremmo porre ancora l’accento sul fatto che la situazione è in peggioramento e che, se non si interviene a consolidare la parte a monte dei torrenti, essa potrà solo diventate più rischiosa sia per la frazione di Stromboli che per quella di Ginostra».
Foto notiziarioeolie.it
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