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Maltempo a Lipari, mareggiata invade le strade di Canneto

A Canneto, la località turistica di Lipari, una mareggiata ha allagato tutto il lungomare. E i cittadini a distanza di ben 43 anni hanno rivissuto il dramma del 21 gennaio per la violentissima mareggiata che invase la strada raggiungendo negozi, case e distruggendo anche il porticciolo, auto e pescherecci.

Nuova tempesta

Ieri sera(12 gennaio 2025)  per una nuova tempesta di vento il mare ha investito nuovamente il lungomare: da Unci, alla Marina Garibaldi fino a Calandra. Danni ai lavori appena realizzati nel lungomare invaso anche di detriti e ciottoli. Le auto che si sono ritrovate a circolare, sembravano... aliscafi. E c'è stato chi a bordo in un video divenuto virale, ironizzava. Per il lungomare dove si sono spesi fiori di milioni di euro per renderlo sicuro, i benefici si sono visti solo in parte: a Unci dove nella spiaggia c'è stato un certo ripascimento, con la riduzione della strada e l'ampliamento del marciapiede, mentre per il resto ad ogni mareggiata c'è sempre il mare in strada. Ma mai come in questo frangente. Per gli abitanti sono state ore di panico e paura vedendo il mare che avanzava in strada. Calandra è ormai proprio indifesa. Il litorale non esiste piu'. Ma solo i massi che erano stati depositati per quella che doveva rappresentare la protezione dell'abitato. Violenta mareggiata anche a Filicudi. Il porticciolo sventrato. Danni anche all’approdo degli aliscafi e gli aliscafi attraccano nel porticciolo alternativo di Pecorini.

Il ricordo di 43 anni fa

Salvatore Agrip, capo gruppo di Rinascita Eoliana, ricorda quel 21 gennaio di 43 anni fa: «Erano quasi le 10 e la mareggiata aveva raggiunto una virulenza veramente devastante con una forza in crescendo. Il mare offriva una scena impensabile che mai ho dimenticato. Il muraglione che ornava la piazza a protezione della stessa era scomparso, inghiottito letteralmente dall’acqua, il mare aveva sottomesso il muraglione e conquistato piazza, strada, marciapiedi era il padrone assoluto di qualsiasi cosa che si trovava in esse, barche, auto, panchine. Il mareriuscì persino ad andare oltre sventrando anche parecchi ingressi di fabbricati e inondando tutto ciò che si trovava al loro interno. Rimasi in quella posizione quasi un’ora e mezza come se stessi vedendo un film, per gran parte di questo tempo sotto di me il mare aveva una altezza mediamente e costantemente di circa 80 centimetri, il mio amico mare mi aveva imprigionato sull’albero…

Foto e video notiziarioeolie.it

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