
«Dopo anni di gravi scoperture nell’organico del personale amministrativo, dovute al massiccio pensionamento dei dipendenti indotto anche da provvedimenti legislativi agevolativi, si è assistito ad una progressiva copertura dell’organico, tuttavia non ancora compiuta, che ha migliorato la situazione degli uffici». A dirlo oggi durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente della Corte di Appello di Messina Luigi Lombardo.
«Particolarmente significativa - continua - risulta la scopertura dei posti di ausiliario: mancano 6 ausiliari su dieci. Va detto che molti dei posti vacanti sono stati coperti con l’assunzione di personale con contratto a tempo determinato (tre anni). Ciò tuttavia ha determinato una costante incertezza nella programmazione dell’attività dell’ufficio negli anni futuri; ed ha prodotto nei dipendenti un «senso di precarietà» che li induce, appena se ne presenta l’occasione, ad optare per altre opportunità di lavoro che garantiscono la stabilità del rapporto. Non dissimile per gravità è la situazione del personale addetto all’Ufficio per il processo (Upp). In Corte di appello, a fronte di un organico di 39 unità, al 30 giugno 2024 erano in servizio 37 funzionari, essendosi due previamente dimessi.
Il Tribunale di Messina, a fronte di un organico che di 167 unità (oltre al dirigente amministrativo), già giudicato insufficiente, registra vacanze con riguardo alla figura dei cancellieri, con una scopertura della pianta organica pari al 51% (ne mancano 19 su 37), e degli assistenti (ne mancano 13 su 52). I funzionari addetti all’Ufficio per il processo alla data del 30 giugno erano 63,rispetto ai 71 in pianta organico».
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