I Finanzieri del comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione a due ordinanze cautelari con cui, su richiesta della Procura di Patti, è stato disposto il sequestro di oltre 1,2 milioni di euro a titolo di profitto illecito. Secondo l’accusa la somma sarebbe frutto di una maxitruffa realizzata da più persone in materia di bonus edilizi, perpetrata nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto «antifrode» dell’11 novembre 2021.
In particolare, militari delle Tenenze di Sant'Agata di Militello, Patti e Capo d’Orlando, coordinati dalla Procura di Patti, hanno individuato la condotta illecita di otto persone che, con azioni analoghe, avevano generato direttamente dai rispettivi cassetti fiscali, sul portale dell’Agenzia delle entrate, crediti inesistenti dopo lavori di ristrutturazione edilizia («Bonus Facciate», «Sismabonus» e «Bonus ristrutturazione») su immobili inesistenti o di proprietà di ignari soggetti.
I crediti generati fittiziamente sono stati ceduti a Poste Italiane, estranea all’inchiesta, che ha accreditato i corrispettivi su conti correnti accesi appositamente. Le somme sono state poi trasferite all’estero, in brevissimo tempo e in maniera frazionata, su conti correnti in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito attraverso l’utilizzo di società che forniscono il servizio di iban virtuali, in modo da ostacolarne la tracciabilità. Per tale motivo gli otto indagati sono stati anche ritenuti responsabili del reato di autoriciclaggio.
2 Commenti
Sicilianu
10/04/2025 08:48
....ed io pago ( frase sempre attuale del mitico Totò). Ad ogni modo complimenti alle forze dell'ordine che compiono il loro lavoro. Spero che vengano confiscati tutti i beni di quest' individui.
Giuseppe
10/04/2025 10:12
Qui parliamo di milioni ma in Italia ci sono stati con le truffe ai bonus edilizi enormi arricchimenti per miliardi di euro non tanto di società ma di singole persone, miliardi sicuramente finiti in qualche paradiso fiscale e quindi difficilmente reperibili da parte della GDF.