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La riscoperta delle aree archeologiche messinesi

Siti aperti in tutta la provincia per valorizzare arte e cultura, ingressi gratuiti da Tusa a Lipari. E in tempi di crisi non è poco...

MESSINA. Pasqua all'insegna del risparmio, in clima di "spending review", valorizzando le bellezze naturali e i siti dell'arte e della storia di casa nostra, meglio se gratuiti o a prezzo ridotto.
Le aree archeologiche e i musei annessi saranno aperti oggi e domani, per la fruizione di gitanti "mordi e fuggi" e di turisti più organizzati. Già da alcuni giorni, l'affluenza dei visitatori, di solito ridotta al lumicino, è aumentata, come riferisce il personale delle biglietterie.
A Tusa sarà completamente gratuito l'accesso al sito archeologico dell'antica Halaesa Arconidèa, la città greca, poi municipium romano, definita da Cicerone "la più fedele, ricca, autorevole ed imponente" tra quelle siciliane. Dalle 9 alle 18.30, si potrà visitare anche l'antiquarium, che custodisce statue, mosaici, capitelli e monete provenienti dagli scavi nell'agorà.
Porte aperte pure a Patti, per ammirare i resti dei mosaici della villa romana, che osserverà il seguente orario: 9-17.30. Due euro, praticamente un costo simbolico, il biglietto da pagare. E sono previste anche riduzioni ed esenzioni.
A Tindari si potranno visitare le suggestive rovine del teatro greco-romano e della città "Tyndaris", fondata, secondo quanto tramanda lo storico Diodoro Siculo, da Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa. L'area archeologica sarà aperta dalle 9 alle 18.30. Per entrare, si pagheranno quattro euro, con possibilità di riduzioni.
A Lipari, invece, il museo archeologico regionale "Bernabò Brea", si potrà visitare solo di mattina, dalle 9 alle 13, pagando un biglietto d'ingresso di sei euro. Si entrerà gratis fino a 18 anni o oltre i 65. Nell'area del "Castello" eoliano, si potrà visionare anche una mostra di pittura sul vetro.
Gli amanti delle escursioni naturalistiche, potranno optare per una visita guidata (da prenotare al numero 347/5794695), fino alla splendida grotta preistorica del Lauro, condizioni meteo permettendo. 

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