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Isole Eolie tra delfini e capodogli: mare ricco di prede, cresce la fauna

PALERMO. Proseguono gli avvistamenti di mammiferi marini al largo delle Eolie. Il centro di ricerca Delphis fa un censimento delle specie che sinora hanno solcato le acque siciliane. Quest'anno, infatti, si è registrato un netto aumento della presenza delle fauna marina dovuto ad un miglioramento delle acque e ad una maggiore attenzione da parte delle persone verso il proprio mare: «Nel corso dell'anno, abbiamo avvistato dai 1.500 ai 2.000 esemplari di Stenella, un mammifero della specie dei delfini - spiega Renata Mangano, responsabile scientifico e biologa marina del centro Delphis -. In aumento anche gli esemplari di Tursiope nell'area di Salina, con circa 35 esemplari. Si tratta di animali costieri che si dividono il territorio. È apparsa anche interessante la condizione della tartaruga marina comune, la Caretta caretta, della quale abbiamo osservato circa 180 individui da maggio a fine luglio, durante le giornaliere uscite di monitoraggio. Sull'esemplare, inoltre, è in atto un importante studio che riguarda la genetica».

Migliora notevolmente anche lo stato di salute del tonno. I continui prelievi, infatti, avevano portato ad una rarefazione della specie. La sua condizione aveva, così, richiesto urgenti forme di tutela da parte di organismi internazionali, come l'Iccat, Commissione internazionale per la conservazione del tonno, che hanno portato la specie ad essere nuovamente presente con grandi banchi costituiti da migliaia di individui di dimensioni medio-grandi. Gli interventi si sono rilevati fondamentali per la riproduzione nelle acque siciliane del Tonno. Rilevata anche la presenza di 30 individui di Grampo, o Delfino di Risso, e di 60 Capodogli, avvistati in un canale di mare tra Salina e Panarea. «Questi mammiferi - prosegue la responsabile - trascorrono dei periodi di risalita, in estate, e di discesa verso Sud, che va da fine di agosto sino agli inizi di novembre».

L'aumento è stato riscontrato dopo numerosi studi effettuati sul campo. Col tempo, infatti, sono migliorate le tecniche di campionamento e osservazione, permettendo, così, di avere un quadro più ampio della fauna marina delle Eolie. A prendere parte al censimento sono stati anche alcuni turisti, i quali hanno segnalato al centro di ricerca Delphis, tutti i mammiferi avvistati. A favorire l'incremento di una così vasta popolazione marina è stato anche il mare delle Eolie: «Sono acque profonde - spiega Renata Mangano - E' un mare ricco in biodiversità e di prede. Pertanto, gli animali trovano ciò di cui si cibano. Il Capodoglio, per esempio, si nutre di cefalopodi di grandi dimensioni come totani e calamari. Altri mammiferi, invece, preferiscono nutrirsi di pesci mesopelagici, ossia pesci che possono vivere sino a oltre 1.000 metri di profondità».

Il mare delle Eolie, inoltre, si conferma essere più pulito, grazie anche ai numerosi progetti del centro Delphis, finalizzati alla sensibilizzazione delle persone. Gli esperti del centro hanno tenuto lezioni di educazione ambientale nelle scuole eoliane. Spesso, invece, erano proprio i bambini a visitare il centro, entrando in contatto con gli animali. Grande successo anche per le uscite di Snorkeling, ossia nuotare in superfice servendosi di un boccaglio. «Questa tecnica- conclude la biologa marina - permette di avvicinare l'essere umano all'ambiente marino. Durante il percorso, ovviamente, si è seguiti da esperti, che daranno tutte le informazioni necessarie per potere vivere un'esperienza indimenticabile fra le onde».

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