Che sia il ruggito di un oceano in tempesta o il placido corso del Tevere, le luci notturne e tremule del golfo di Palermo o il promontorio di Portofino schiaffeggiato dalle onde, dal 26 giugno al 3 novembre 2021 la 'forma dell’acqua' è sull'isola di Lipari con la mostra 'Dipinti sull'acqua. Da Sartorio a De Conciliis' allestita fra le sale del museo archeologico Bernabò Brea e le celle dell’ex Carcere, trasformato dal 2015 in Polo d’arte contemporanea. È qui, tra le anfore recuperate negli abissi marini delle Eolie, i vasi policromi del «Pittore di Lipari» e la più ricca collezione di maschere della tragedia e della commedia greca che si fanno spazio diciannove tele di artisti vissuti negli ultimi due secoli. Sono Giorgio Belloni, Mosè Bianchi, Carla Celesia Di Vegliasco, Bruno Croatto, Vittore Grubicy De Dragon, Karl Lindemann-Frommel, Plinio Nomellini, Carlo Passigli, Attilio Pusterla, Giulio Aristide Sartorio; mentre per il 900 e i contemporanei Vito Bongiorno, Ettore De Conciliis, Piero Guccione, Francesco Santosuosso e Luciano Ventrone. Artisti che all’acqua, simbolo della vita per eccellenza - ed elemento della natura più ineffabile, sotto il profilo pittorico, per la sua stessa fisicità e trasparenza - hanno dedicato paesaggi, scene di vita quotidiana o istanti di ingenua felicità, come quella così familiare di mamme e bambini in riva al mare. A cura di Brigida Mascitti, «Dipinti sull'acqua» è promossa dal Parco Archeologico delle Eolie, diretto da Rosario Vilardo, e realizzata in collaborazione con la Regione Siciliana, Assessorato e Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana che la ospita degli spazi del Museo Archeologico Bernabò Brea. La mostra nasce da un’idea del direttore, l'architetto Vilardo, e di Lorenzo Zichichi e aggiunge un nuovo capitolo all’indagine sulla «pittura d’acqua» alla quale Il Cigno Edizioni ha dedicato con questa di Lipari cinque mostre. Inaugurazione sabato 26 giugno, dalle 19. Interverrà l'assessore regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà.