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Eolie Fest, a Salina tocca a Willie Peyote: "Live sul mare esperienza unica"

Willie Peyote (Foto di Chiara Mirelli)

Willie Peyote, Samuel e la Bandakadraba in un live inedito a Salina per le «Eolie Fest». Continuano gli spettacoli sul caicco, questa volta con il rapper torinese che, dopo i Subsonica e Colapesce & Dimartino, stasera si esibirà live nei pressi di Punta Scario, con il pubblico che seguirà il concerto direttamente dalle barche.

È così infatti che Guglielmo Bruno (in arte Willie Peyote), artista che durante l’ultimo Festival di Sanremo si è portato a casa il premio della critica, si presenterà al pubblico con una formazione inedita insieme a Samuel Romano - frontman dei Subsonica - e il gruppo della Bandakadraba. «L’idea di un live sul mare - dice il rapper - è qualcosa di eccezionale. È un’esperienza nuova per me e sicuramente ne approfitterò anche per fare un bagno al mare. Sono curioso, dalla location alla formazione con la quale mi esibisco, è tutto unico nel suo genere».

Una nuova avventura per l’artista di «Mai dire mai» che arriva in Sicilia con la voglia di trasmettere tutte le sue emozioni ai fans, proprio come ha già fatto in passato quando si è esibito a Palermo, Catania e Messina. «Il siciliano - continua Willie - ha voglia di essere stimolato e si predispone bene. Il mio lavoro consiste solo nell’intercettare i suoi gusti. Dopotutto, il mio compito è quello di farmi capire».

Un lavoro che tuttavia, ormai da qualche anno, non è poi così complicato per il torinese classe 1985 che, anche se a detta sua preferisce vivere da «studente», riesce sempre a mettere sul palco emozioni e sound. «La padronanza e la tecnica - spiega l’artista - sono fondamentali nel rap, ma non sono tutto. Servono molte altre competenze che cambiano in base al tipo di brano o al tema che si sta affrontando. Possiamo dire tranquillamente, che dietro ogni canzone c’è tanto studio».

Una tecnica in sostanza, che arriva dallo studio di vari generi, come ad esempio l’hip hop o il rock, che l’artista negli anni ha sperimentato ma senza mai dimenticarsi del suo vero amore: il rap. «Ho iniziato - racconta Peyote - scrivendo rap già alle medie. Ho anche una laurea, ma ho sempre voluto fare questo lavoro e vivere di musica. Dopo qualche anno ho deciso di sperimentare altri generi e suoni. Sono una persona curiosa e, dopo aver provato diversi “ruoli”, ho ripreso a giocare nella mia posizione naturale, quella del rapper».

Ruoli che gli hanno però permesso di adattarsi a chiunque abbia incontrato durante il suo cammino, compreso Samuel Romano - con il quale ha collaborato - e prima ancora con i Subsonica. «Con Samuel - continua il rapper - siamo molto amici, infatti quando facciamo dei dischi ci chiediamo a vicenda di collaborare». Ma se questo riguarda Samuel come artista solista, il discorso cambia quando si interfaccia con Samuel frontman dei Subsonica. «Il confronto è diverso - afferma Willie - si tratta di parlare con cinque teste. È piacevole allo stesso modo e tutto molto naturale, ma con Samuel ho legato in maniera diversa e, in più, ci sono meno passaggi da fare».

Passaggi, che a volte nella vita sono anche obbligati, come la tappa a Sanremo che gli ha anche fatto vincere il premio della critica con il suo brano «Mai dire mai (La locura)». «Non era scontato - conclude l’artista - che il mio pezzo venisse capito così bene. Se ci riproverò? È andata bene la prima volta, perché dovrei riprovare».

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