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A Capo d'Orlando 25 associazioni formano un comitato. Il sindaco: "Un vero orgoglio"

Le associazioni rappresentano la vitalità, il cuore pulsante di ogni comunità- afferma il sindaco paladino Franco Ingrillì- capaci di stimolare attenzioni e scuotere le coscienze. In questi cinque anni ho avuto modo di instaurare un rapporto leale e collaborativo con ciascuna di esse “. Ieri sera, intervenendo all’evento organizzato davanti all’ex scalo merci, il primo cittadino ha ringraziato tutti i sodalizi partecipanti per  “il contributo propositivo che in questi anni hanno dato alla comunità orlandina.

“Il fatto che oltre 25 associazioni- precisa Ingrillì -si siano riunite in un comitato, mi fa enorme piacere perché raccoglie anche sollecitazioni che io stesso avevo avanzato: ritengo infatti fondamentale parlare con una sola voce per rappresentare istanze comuni. Ieri sera ho avuto modo di confermare che abbiamo ottenuto l’approvazione della variante al progetto di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci che in parte sarà destinato a uffici comunali, ma soprattutto sarà un nuovo contenitore culturale, in grado di ospitare eventi, spettacoli e riunioni dove anche le associazioni potranno avere un loro spazio d'aggregazione. “

“Al Coordinamento Odonomastica Femminile ho consegnato- conclude il sindaco paladino- quattro targhe destinate all'intitolazione di altrettanto vie cittadine (due traverse del lungomare, la strada che raggiunge la caserma dei Carabinieri e quella davanti all'Istituto per l'Ambiente e Odontotecnico) a personalità femminili del mondo della politica, della cultura e a simboli della lotta alla mafia: Nilde Iotti, la prima donna presidente della Camera dei Deputati, Felicia Bartolotta Impastato, madre di Peppino Impastato che ha fatto arrestare tanti mafiosi, Emanuela Loi, agente di Polizia morta nella strage di Via D’Amelio e Francesca Serio, la madre coraggio originaria di Galati Mamertino che denunciò e fece arrestare gli assassini del figlio, il sindacalista Salvatore Carnevale. Quattro simboli, quattro esempi da seguire per le giovani generazioni".

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