Il mistero della morte di Attilio Manca: nuova luce dal libro di Sara Favarò
Un libro fa nuova luce sulla morte di Attilio Manca, rimbalzata alle cronache per l'intercettazione ambientale secondo cui al medico «andava fatta una doccia», ossia doveva essere eliminato. «Qualcosa è cambiato. Attilio Manca. Suicidio?», edito da Villaggio Letterario (euro 19,90 pp. 104), di Sarà Favaró, giornalista recentemente nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica, svela inquietanti dettagli sulla morte che il 12 febbraio 2004 scosse il paese natio di Manca, Barcellona Pozzo di Gotto, lasciando sgomenti i genitori Angela e Gino. La meticolosa ricostruzione è stata compiuta dalla Favarò, secondo cui la scena del crimine apparve subito confusa. «Come aveva fatto – scrive l’autrice - con quel mix di stupefacenti che avrebbe ucciso anche un elefante, ad avere la lucidità mentale e la forza fisica di nascondere guanti, mutandine, calzini, laccio emostatico, arnesi per la liquefazione e purificazione della droga? Un’altra domanda riguarda i pantaloni che Attilio non aveva addosso. Un paio è stato ritrovato piegato con estrema cura sulla sedia, e anche questo particolare appare strano agli occhi di chi conosceva bene le sue abitudini. La madre asserisce con certezza che non rientrava nelle abitudini del figlio togliersi i pantaloni e sistemarli con ordine. E come aveva potuto piegarli così bene?».