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SalinaDocFest, il Premio Siae a Valeria Golino: presto debutterà come regista televisiva

Premio Ravesi alla sceneggiatrice Francesca Marciano

Protagoniste della XVII edizione del SalinaDocFest sono state Valeria Golino, che ha ricevuto il Premio Siae Sguardi di Cinema, e la sceneggiatrice Francesca Marciano con il Premio Ravesi. Dal testo allo schermo: due «Donne Oltre Confini» per ricordare, in vista del centenario dalla nascita, la grande artista siciliana Goliarda Sapienza. Il festival internazionale del documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani e giunto alla XVII edizione, è intitolato proprio «Donne Oltre Confini».

«Una scelta – spiega la direttrice Taviani - nata dal desiderio di raccontare il ruolo di avanguardia sociale e culturale che hanno oggi le donne in Europa e nel mondo, alla ricerca di nuovi orizzonti di libertà, oltre il genere e i confini». La giuria è presieduta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta (distributrice) e John Vignola (giornalista).

L’attrice e regista Valeria Golino e la sceneggiatrice Francesca Marciano – reduce dal successo de Il sol dell’Avvenire – hanno parlato della nuova serie tv ispirata al romanzo postumo di un’altra grande donna oltre confini del nostro Novecento, Goliarda Sapienza (1924 – 1996), L’arte della gioia. È il debutto assoluto come regista televisiva di Valeria Golino e andrà in onda dopo l’estate in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now in tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa. Nel cast della serie, prodotta da Sky e da Viola Prestieri per HT Film, Jasmine Trinca, Tecla Insolia, Valeria Bruni Tedeschi, Guido Caprino, Alma Noce, Giovanni Bagnasco, Giuseppe Spata, Eleonora De Luca e Giovanno Calcagno. Si tratta di un’autobiografia immaginaria e un romanzo di formazione, dalla scrittura libera e disinibita, che segue come in un flusso ininterrotto di coscienza le vicende di Modesta e il suo percorso di liberazione dalle violenze del passato attraverso l’arte della gioia.

«Goliarda Sapienza era una scrittrice socialista rivoluzionaria che ha attraversato il Novecento italiano superando ogni barriera, linguistica, morale e di genere. Ha lavorato come attrice con Luchino Visconti ed è stata a lungo la compagna di Citto Maselli. Conoscevi Goliarda e il suo romanzo L'arte della gioia?», chiede Giovanna Taviani a Francesca Marciano, in una intervista esclusiva sulla nuova serie TV che verrà pubblicata interamente nel catalogo del Festival. «La conoscevo perché era una delle più grandi amiche di mio zio, Gigi Vanzi, che aveva lavorato con Citto Maselli e con Antonioni, e di cui Goliarda parla nel suo libro di taccuini La mia parte di gioia: Taccuini 1989-1992 (Supercoralli). Ma è stata Valeria ad insistere, erano anni che mi parlava di questo libro e abbiamo cominciato a lavorarci nel 2018. All’inizio volevamo farci un film e avevamo già selezionato la prima parte del romanzo, quella che arriva fino ai 20 anni di Modesta, la parte più criminale, più interessante. Volevamo mettere a fuoco questo nuovo personaggio femminile della letteratura novecentesca: sfrontata, selvatica animalesca, che ama gli uomini e le donne, che non si giudica, che è assassina ma anche eroina, una donna al di là dei confini, appunto. Ma a metà strada ci siamo rese conto che non ci stava tutto e alla fine abbiamo scommesso su una serie, una serie-romanzo, una serie d’autore».

A Francesca Marciano – che insieme a Valeria Golino, Luca Infascelli, Valia Santella e Stefano Sardo ha scritto la sceneggiatura della serie – è stato consegnato il Premio Ravesi. Dal testo allo schermo, riconoscimento del SalinaDocFest dedicato al mondo della letteratura e deciso dal Comitato d’onore (Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio Palumbo, Mario Palumbo, Paolo Taviani, Bruno Torri). Tra i premiati degli anni passati Roberto Saviano, Vincenzo Consolo, Tahar Ben Jelloun, Emma Dante, Ascanio Celestini, Pippo Del Bono, Abraham B. Yehoshua, Daniele Vicari e Nadia Terranova.

A Valeria Golino è andato il Premio Siae Sguardi di Cinema, un riconoscimento all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Il Premio è nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella, i premiati degli anni passati.

Foto notiziarioeolie.it

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