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Salina, la casa del Postino di Troisi non sarà demolita

Per i giudici del Cga l'immobile va tutelato per il suo alto valore culturale e artistico

I giudici delle sezioni unite del consiglio di giustizia amministrativa, presidente Ermanno De Francisco, relatore Antonino Caleca, hanno sospeso l’ordine di demolizione del comune di Malfa nell’isola di Salina sulla casa de Il postino, resa celebre dal film con Massimo Troisi e Philippe Noiret. Secondo i giudici è lecito attendersi in futuro la tutela del bene per il suo alto valore culturale e artistico.

A rivolgersi ai giudici amministrativi Giuseppe Caffarella, proprietario dell’immobile, che ha ricevuto l’ordine di demolizione dall’amministrazione comunale che ha dichiarato abusivo l’immobile perché costruito in area sottoposta a vincolo paesaggistico, entro il limite dei 150 metri dalla battigia.

L’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione siciliana non ha concesso la sospensiva. I giudici di appello hanno rilevato che il proprietario ha chiesto alla sovrintendenza ai beni culturali, all’assessorato e alla commissione speciale della Regione di dichiarare l’interesse culturale e paesaggistico del bene. In effetti, si legge nel provvedimento scritto dal giudice Caleca, «la "Casa del postino“ risulta già iscritta nella carta dei luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana e nel 2000 la stessa Regione ha assunto precisi impegni nei confronti dell’Unesco per la valorizzazione dell’immobile. Il parere del Cga è vincolante. Ciò significa che la presidenza della Regione può solo adeguarsi».

Nella foto una scena del film con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta

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