SANT'ANGELO DI BROLO. Una cena di benvenuto a base dei prodotti tipici dei Nebrodi, in particolare il rinomato salame Sant’Angelo, che rappresenta una delle «eccellenze» enogastronomiche siciliane col suo marchio Igp conquistato nel 2008. È la singolare idea dell’amministrazione comunale di Sant’Angelo di Brolo, che risponde così alla prevista istituzione della tassa di soggiorno per i turisti di alcuni centri del circondario.
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A Sant’Angelo, invece del balzello, è prevista una cena gratuita la prima sera di pernottamento a quanti sceglieranno il centro collinare dei Nebrodi, con appena 3.300 abitanti, come meta di soggiorno per almeno tre pernottamenti in bassa stagione, 5 in alta. L’amministrazione guidata da Basilio Caruso, quindi, decide di andare controcorrente ed adottare il «bonus di benvenuto», puntando in questo modo a spostare turisti dai centri del litorale e di fare concorrenza a suon di maccheroni, suino nero, salame e dolci di nocciole.
«Fermo restando che ognuno ha il diritto di autodeterminarsi – afferma il sindaco, Basilio Caruso – trovo iniqua la tassa di soggiorno, perché le strutture ricettive pagano già le tasse e perché la presenza di turisti è occasione di sviluppo e di ricchezza per tutto il sistema produttivo locale. L’arrivo di vacanzieri permette alle imprese presenti nel mio paese di lavorare ed ingrandirsi e quindi pagare i tributi locali, innescando un circolo virtuoso». Da queste considerazioni all’idea di istituire il «bonus di benvenuto» il passo è breve. «Così - aggiunge - anche per confermare il grande senso di ospitalità che è nel Dna dei miei concittadini, vogliamo dare un incentivo tangibile a chi sceglie Sant’Angelo per trascorrere le vacanze. Studieremo menù e voucher grazie ai quali coprire noi le spese per chi soggiornerà nel nostro comune».
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