MESSINA. Porto insabbiato, lavoratori in ferie forzate e sul punto di proclamare lo sciopero, e Tir in città. Almeno due settimane di stop per il porto di Tremestieri sul quale incombe anche lo spettro dello sciopero dei lavoratori del terminal gestito dal consorzio Tremestieri di cui fanno parte Caronte-Tourist, Ferrovie e Meridiano. Sarebbero più del previsto le tonnellate di sabbia che si sono accumulate sotto all'attracco a causa delle mareggiate dei giorni scorsi.
E c'è di più. Il pontone che verrà utilizzato per il dragaggio e lo sbancamento, partito da Livorno, non arriverà prima di sabato. Nella migliore delle ipotesi dunque il porto sarà fuori uso per almeno due settimane. Sempre che il via libera della Regione arrivi nelle prossime ore. Per gli interventi infatti, secondo le nuove disposizioni, sarà necessario l'Ok da Palermo. Proprio per questo, il presidente dell'autorità portuale Antonino De Simone, che di solito nel week end fa ritorno in Campania si fermerà in città a seguire le prime fasi degli interventi. Di mezzo c'è la nuova invasione dei Tir che da giorni sbarcano di nuovo alla rada San Francesco. È polemica sul progetto che ha portato alla costruzione di un porto, costato 33 miliardi delle vecchie lire, che, quasi ad ogni mareggiata si insabbia. I lavori di sbancamento della sabbia e riadattamento dei due scivoli erano terminati dopo quasi tre anni di interventi (i danni in questo caso erano molto più importanti) solo qualche mese fa. Il sindaco aveva brindato alla liberazione della città da parte dei mezzi pesanti. Ottanta le corse giornaliere delle navi da Tremestieri. Si riuscivano a coprire nella quasi totalità i passaggi dei mezzi pesanti.
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