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Capo d'Orlando, slitta l’apertura dei cantieri al porto di Bagnoli

Manca l’ultima firma del Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana al protocollo d’intesa per il rilascio della concessione demaniale, i dirigenti sono assenti

CAPO D'ORLANDO. Alla luce di un iter durato 40 anni si potrebbe dire che ormai non ci sono più motivi di pessimismo. Ma appare veramente incomprensibile il succedersi di “contrattempi” che rallentano il sospirato avvio dei lavori di completamento del porto di Capo d’Orlando. Per metà ottobre, anche secondo i più pessimisti, le ruspe avrebbero dovuto fare ingresso nell’area di contrada Bagnoli per avviare il cantiere ma, a distanza di un mese, la situazione contina a rimanere ingarbugliata. Quello che dovrebbe essere l’ultimo ostacolo continua ad essere rappresentato dalla mancata firma del Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana al protocollo d’intesa per il rilascio della concessione demaniale. Un procollo d’intesa che era stato concordato dall’ufficio regionale durante l’ultima missione a Palermo di due settimane da parte del capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Capo d’Orlando,Michele Gatto, e che quindi aveva alimentato la speranza che la concessione potesse essere rilasciata questa settimana.

Invece, secondo quanto si apprende in Municipio, l’assenza dei responsabili dell’ufficio ha fatto slittare ancora il “si” al documento e quindi alla preparazione dell’atto di concessione demaniale ed alla successiva riunione a Palermo dove le due parti, Regione Siciliana e Comune di Capo d’Orlando, firmeranno nei prossimi giorni. Una volta ottenuta la concessione, il Comune poi dovrà fare un ordine di servizio alla “ Porto Turistico di Capo d’Orlando SpA”, la società del project financing per l’avvio dei lavori che prevedono 48 milioni di euro di spesa.

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