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«Sì» della Capitaneria: il porto di Tremestieri riaperto dopo tre mesi

Ieri pomeriggio i Tir diretti per la Calabria sono tornati ad utilizzare lo scalo. Al lavoro i 35 dipendenti della «Terminal» che erano stati messi in cassa integrazione

MESSINA. Ha riaperto i battenti nel primo pomeriggio di ieri il porto di Tremestieri, dopo quasi tre mesi di stop. Torna a respirare la città ed i tir tornano, almeno quelli diretti in Calabria, nel porto destinato al loro trasbordo. È arrivato solo ieri il via libera dalla Capitaneria dopo che il dragaggio era stato giudicato dall’Autorità portuale completato. I Tir erano tornati ad invadere la città il 6 novembre scorso quando l’ennesimo insabbiamento aveva messo ko l’infrastruttura. Arrivavano alla rada San Francesco e al porto storico. Non c’era l’alternativa. Il porto di Tremestieri era chiuso per insabbiamento, l’ennesimo. È uno degli stop più lunghi imposto dal maltempo all’infrastruttura sorta come alternativa agli approdi che sorgono in centro dieci anni fa.

Il via libera all’ultimo dragaggio della sabbia, gli ultimi ventimila metri cubi era arrivato dopo un braccio di ferro con l’assessorato regionale al Territorio che avrebbe preferito che la sabbia venisse utilizzata per il rinascimento delle spiagge della zona sud. Sarebbe però servito effettuare la tipizzazione e quindi procedere ad un nuovo appalto. La buona volontà dell’assessore messinese al territorio Maurizio Croce ha evitato questo ulteriore intoppo. Caparbio è stato anche il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone che per l’ultima autorizzazione è andato direttamente a Palermo. Duecentomila euro circa l’importo dell’appalto vinto dalla Chioggia dragaggi. Di mezzo ci sono state le festività natalizie. Ecco perché, per la riapertura del porto che quando funzionano i due scivoli assorbe il novanta per cento del traffico pesante, la città ha dovuto attendere il 2015.

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