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Il Comune di Messina rivuole i soldi delle cooperative per la sosta a pagamento

Sarà emanato un atto extragiudiziale per circa un milione di euro

MESSINA. Il Comune presenterà un atto stragiudiziale contro le cooperative dei parcheggi a pagamento che hanno gestito il suolo pubblico dal 1998 al 2002. Così ha deciso la giunta su proposta dell'assessore al Contenzioso Nino Mantineo che, nonostante le forti perplessità del Collegio dei Revisori dei Conti, pensa di poter ancora recuperare le somme. Si parla di 1 milione di euro circa. La vicenda risale al 10 aprile 1998 quando l'allora amministrazione guidata da Franco Providenti concesse il suolo per la sosta veicolare a pagamento alle ditte Mancoop, Servire 95, Nuova Tecla, Nuova Sedco Il Pilone, Orizzonte 94.

Negli anni successivi furono polemiche con accuse anche in Consiglio comunale perché dietro le cooperative, a incassare i versamenti dagli automobilisti - secondo i ben informati - ci sarebbero stati anche esponenti politici o familiari di consiglieri. I parcheggiatori utilizzati e che protestarono per mancati pagamenti vennero poi assunti all'Atm. Le precedenti azioni giudiziarie avviate dal Comune si sono concluse con il solo riconoscimento del credito ma senza incassare i soldi dalla concessione del suolo pubblico. La vicenda è tornata in cronaca perché l'avvocato Aldo Tigano ha chiesto e ottenuto dall'amministrazione che il recupero delle somme si possa attuare direttamente con un atto stragiudiziale. Il vicesindaco Guido Signorino ha condiviso la proposta. Tigano ha chiesto di svolgere gratuitamente l'assistenza legale e otterrà soltanto il pagamento delle spese vive pari a 2000 euro.

 

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