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Ferrovie dello Stato: "Non abbandoniamo lo Stretto di Messina"

"Nessun posto a rischio fra il personale impegnato nelle attività di navigazione: - spiega una nota - i 62 dipendenti saranno ricollocati in Rfi nelle attività di terra e di bordo"

MESSINA. Le ferrovie dello Stato non abbandonano lo Stretto di Messina, anzi investono e potenziano. «Nessun posto a rischio fra il personale impegnato nelle attività di navigazione: - spiega una nota - i 62 dipendenti saranno ricollocati in Rfi nelle attività di terra e di bordo. Le attività di traghettamento di carrozze e carri merci di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) proseguiranno regolarmente, con un'organizzazione più funzionale, moderna e aderente alle esigenze».

Il progetto, elaborato da Rfi d'intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, «prevede già da gennaio 2015, a carico del Gruppo FS Italiane e senza alcun onere aggiuntivo per lo Stato, un servizio di traghettamento veloce fra Messina e Villa San Giovanni - nelle ore diurne anche nei giorni di sabato, domenica e festivi - con le navi veloci della controllata Bluferries».

«Per garantire un servizio efficiente e aderente alle esigenze di mobilità nello Stretto di Messina, in caso di avverse condizioni meteomarine il traghettamento  - informa Fs  - sarà effettuato da una nave bidirezionale di Bluferries, anche in questo caso senza nessun aggravio di costo per le casse dello Stato».

«Nelle ore notturne i treni continueranno ad essere traghettati - conclude la nota - a bordo delle navi ferroviarie di Rfi».

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