SAN FILIPPO DEL MELA. I lavoratori della centrale elettrica Edipower di San Filippo del Mela (Me) e quelli dell'indotto sono tornati per il secondo giorno consecutivo a protestare oggi davanti ai cancelli della sede chiedendo all'azienda e alla Regione "risposte immediate sulle possibilità di riconversione dell'impianto per la produzione di combustibile da rifiut (Css) senza il quale si potrebbero perdere oltre 400 posti di lavoro". Accanto ai lavoratori i rappresentanti di Filctem-Cgil Uiltec-Uil Fiom-Cgil Uilm-Uil e Flaei-Cisl.
Ieri anche la protesta a pochi metri di distanza delle associazioni ambientaliste e di comitati di cittadini contro la conversione in Css perchè temono questa tipologia di impianto possa inquinare l'ambiente. "In questo quadro - osservano i sindacati - la strumentale contrapposizione tra ambiente e lavoro appare non solo mortificante perché tende a sottintendere uno scambio tra due diritti inalienabili che sindacato e lavoratori non hanno mai accettato e difeso ma anche e soprattutto pericolosa perché creata ad arte per confondere le ragioni e per lasciare tutto com'è penalizzandoli entrambi".
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