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Treni, proteste per le fermate "tagliate" nel Messinese

CAPO D'ORLANDO. “Non è ancora chiara la logica secondo cui Trenitalia continui a prendere in giro i siciliani. Poiché se è vero che si è finalmente giunti ad un nuovo accordo che teoricamente dovrebbe rafforzare i collegamenti tra Palermo, Catania e Messina, è anche vero che tagliare fermate come quella di Capo D’Orlando e Barcellona risulta inammissibile”.

E’ questo il tenore dell’interrogazione che Francesco D'Uva portavoce e deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle ha presentato al ministro dei trasporti e delle infrastrutture e dell’economia e delle finanze. Il problema sollevato da D'Uva riguarda le fermate dei treni regionali veloci. Secondo le nuove disposizioni in vigore dal 13 dicembre prossimo, questi treni si fermeranno solo nelle stazioni Termini Imerese, Cefalù, Sant'Agata Militello, Patti e Milazzo, escludendo la stazione ferroviaria di Capo d'Orlando e di Barcellona Pozzo di Gotto.

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