S.STEFANO CAMASTRA. Lo spazio di Piazzetta Sicilia a Expo è «popolato» dalle giare di Santo Stefano di Camastra, città delle ceramiche, citata da Luigi Pirandello, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino i quali, hanno consegnato alla memoria storica collettiva il senso e il significato di questi contenitori d'olio nella cui esecuzione i vasai stefanesi mostravano e mostrano ineguagliabile maestria. Piazzetta Sicilia è illuminata dai rossi e manganesi vulcanici, dei gialli ocra aranciati, dei verdi smeraldini, dei blu persiani, degli azzurri andalusi, fissati a gran fuoco nelle giare istoriate da eccellenti decoratori stefanesi. Le panciute giare accoglieranno in «grembo» gli aranci di Lentini, i mandarini di Ciaculli, evocando ,in un percorso emotivo-sensoriale, i profumi isolani e mediterranei riconducibili alla Conca d'Oro e alla Piana di Catania. Coordinata dal Consorzio dei Ceramisti di S. Stefano di Camastra, è presente una delegazione di Maestri dell'Arte della ceramica. L'area espositiva dei ceramisti stefanesi, situata quasi di fronte a padiglione Italia ed a poche decine di metri dall'Albero della Vita, grazie anche alla presenza di tornianti e decoratori che hanno dato dimostrazione della loro proverbiale maestria, è divenuta subito oltre che meta di numerosissimi visitatori anche luogo cult da immortalare con foto e video con cui i turisti di tutto il mondo hanno voluto rendere omaggio alla straordinaria bellezza delle giare esposte. L'itinerario artistico proposto ad Expo dai ceramisti stefanesi, finalizzato a promuovere oltre al secolare artigianato locale anche le bellezze di un territorio straordinario, posto a confine di tre provincie, quelle di Messina, Palermo e Enna ha già in cantiere la realizzazione della Biennale della Ceramica che si svolgerà, successivamente, a Santo Stefano di Camastra, a Palazzo Trabia.