LIPARI. Non vi sono schiarite per la vertenza dei 40 lavoratori ex Pumex ed il sindacato ha proclamato lo stato d'agitazione. Se non vi saranno novità si passerà allo sciopero. I segretari provinciale e generale della FP Cgil, Francesco Fucile e Clara Crocè, hanno scritto ancora una volta al prefetto, al sindaco di Lipari, al direttore generale dell'assessorato regionale al lavoro ed alla commissione di garanzia per il diritto allo sciopero nei servizi pubblici. «Riteniamo assolutamente fuori da qualsivoglia logica - scrivono - la mancata definizione della vertenza dei lavoratori della ex Pumex. Tenuto conto delle innumerevoli sollecitazioni e dello stato di grave crisi in cui versano tutti i dipendenti ex Pumex che prestano la propria attività presso l'amministrazione comunale. Da anni la vertenza non ha avuto alcun tipo di risposte certe nonostante i precisi obblighi scaturenti dagli impegni internazionali assunti dal governo italiano e dalla Regione».
«La FP CGIL - proseguono Fucile e Crocè - con proprie precedenti e numerose note ha interessato i competenti assessorati regionali e il prefetto di Messina per la pericolosità sociale di tale situazione. Inoltre con atto stragiudiziale i singoli lavoratori hanno messo in mora l'amministrazione comunale a definire nel più breve tempo possibile la questione relativa al loro inquadramento giuridico e che a seguito di riscontro negativo è rimasta tale la condizione dei singoli lavoratori che allo stato attuale non hanno alcuna qualificazione giuridica e nessuna copertura previdenziale, nè tanto meno risultano iscritti all'Inps quali LSU. Riteniamo non più procrastinabile intervenire con azioni di protesta che portino all'attenzione dell'opinione pubblica il grave disagio dei predetti lavoratori. Si ritiene che tra le amministrazioni direttamente coinvolte vadano individuate responsabilità precise per il danno subito dai lavoratori».
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