TERME VIGLIATORE. Rilanciare l'offerta del turismo termale in Sicilia, liberalizzando l'accesso alle cure dei residenti dei paesi dell'Unione europea. Di questo si discuterà al congresso «Turismo termale e termalismo», che - oggi al Grand Hotel Terme di Terme Vigliatore, nel Messinese - chiuderà la «Settimana delle Terme di Sicilia», promossa dalle Rete regionale delle città termali.
L'impegno degli undici comuni della Rete, insieme all'Ancot (Associazione nazionale comuni termali) e a Federterme, è quello di promuovere il recepimento della normativa quadro nazionale sul riordino del settore termale, anche e soprattutto alla luce della
direttiva Ue che liberalizza l'accesso alle cure dei cittadini europei.
Tanti i relatori e i temi che saranno discussi al congresso: si parlerà del nuovo quadro di riferimento europeo del termalismo, delle prospettive di sviluppo del sistema del benessere termale in Sicilia e del ruolo strategico dei Comuni e dei territori per lo sviluppo del turismo termale. Previste anche relazioni sulla storia del termalismo nell'Isola e sui benefici delle acque curative. Le conclusioni dei lavori saranno affidate all'assessore al Turismo della Regione siciliana, Anthony Barbagallo e al vicepresidente dell'Ars, Giuseppe Lupo. Previsti anche gli interventi di Calogero Impastato, sindaco di Montevago e coordinatore della Rete delle Città termali in Sicilia, e di Bartolo Cipriano, sindaco di Terme Vigliatore. Sarà, inoltre, presente una delegazione di deputati dell'Assemblea regionale siciliana composta da: Santi Formica (Lista Musumeci), Antonino Germanà (Ncd), Bernardette Grasso (Pid), Filippo Panarello (Pd) e Giuseppe Picciolo (Sicilia Futura).
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