MESSINA. Nessun accordo per il futuro dei 24 dipendenti del supermercato di Contesse chiuso dal gruppo Sma qualche settimana fa. Per la vertenza che ha visto scendere in piazza 240 lavoratori che hanno sfilato in corteo, i dipendenti dei sette punti vendita della provincia, è notte fonda. Il piano proposto dall' ispettorato del lavoro per salvaguardare i posti di lavoro con una sorta di contratto di solidarietà da far firmare ai lavoratori full time impiegati in provincia è stato di fatto bocciato.
La proposta dell' ispettorato del lavoro guidato dall' ex capo del genio civile Gaetano Sciacca prevedeva la riduzione di alcune ore al mese del monte orario di ciascun lavoratore impegnato in provincia con un contratto full time.
Questo avrebbe permesso di riassorbire negli stessi punti i 24 lavoratori: dieci full time, gli altri part time. Tutti, o meglio, quelli con i contratti a tempo pieno, avrebbero perso qualcosa per evitare la proposta dell' azienda. Alcune settimane fa l' azienda, dopo aver chiuso il punto di Contesse ed aver posto in ferie forzate i 24 lavoratori che erano impegnati nella gestione del supermercato, aveva proposto come alternativa ai licenziamenti, gli spostamenti dei dipendenti in esubero in altre sedi: da Catania alla provincia etnea. Per un part time significava il tracollo economico viste le spese da sostenere.
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