Dopo i concorsi nelle società partecipate del Comune, anche all'Università di Messina è tempo di assunzioni. Sono stati appena approvati i due bandi per il reclutamento di cinquanta nuovi ricercatori e ventidue assegnisti.
Il personale verrà assunto a tempo determinato con contratti triennali in alcuni casi prorogabili. Una boccata di ossigeno per frenare la fuga inarrestabile di cervelli messinesi, obbligati per la cronica mancanza di opportunità a mettere a disposizione le proprie competenze in altre città o paesi, contribuendo al depauperamento demografico ed all'impoverimento culturale di Messina.
A pochi mesi dai concorsi per la selezione di nuovo personale di ogni livello in Amam, che hanno aperto il 2019 nel segno del lavoro, seguiti dall'avviso per il reclutamento di 30 nuovi autisti in seno all'Atm, il fermento occupazionale adesso ha raggiunto anche gli ambienti accademici, intenzionati a rimpinguare l'organico dei professionisti della ricerca.
L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia