La crisi del turismo tiene sotto scacco una delle mete estive più rinomate della Sicilia, Taormina. Qui sono oltre una decina le strutture alberghiere messe in vendita: dal piccolo bed&breakfast all'albergo in corso Umberto, la cui richiesta supera i 5 milioni di euro.
Un patrimonio immobiliare non indifferente: circa 60 milioni di euro. E' questo uno degli effetti immediati della crisi del settore turistico e alberghiero, scatenata dall'emergenza coronavirus. Località da sempre ambite, oggi messe in ginocchio dall'assenza di turisti.
Come spiega un articolo di Daniele Lo Porto sul Giornale di Sicilia in edicola, alcune società straniere sono pronte a mettere le mani sui gioielli dell’hotellerie taorminese. A bussare alla porta ci sarebbero società con sedi in Spagna, Francia, Gran Bretagna e Usa ma anche dall’Oriente.
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