«Abbiamo in questi anni con convinzione rivendicato il diritto all’applicazione per i lavoratori Blu Jet del contratto dei ferrovieri - continuano i sindacalisti - viste le specificità delle attività svolte legate alla continuità territoriale e al trasporto ferroviario riconosciute nella norma di legge e oggi questo avrebbe tutelato le maestranze dai rischi occupazionali a cui la nuova gara li espone. L’attuale contratto marittimo a loro applicato non tutela i livelli occupazionali esistenti, ed a rischio sono almeno 46 unità». Lo dicono Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina dopo il via alla gara per 37 milioni di euro, voluta dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, per i servizi di trasporto veloce di passeggeri nella tratta di Reggio Calabria e Messina e viceversa.
«La messa in gara a mercato oggi del servizio appare pertanto come un cambio di rotta della politica nazionale - dicono Carmelo Garufi e Michele Barresi - nel merito delle cui scelte volutamente qui non entriamo, ma che di certo palesa come si continui così a far vivere il sistema di mobilità “Stretto di Messina” nell’incertezza del futuro, con nuove ricadute occupazionali. Fu così nel 2018, quando non venne rinnovata la concessione a Liberty Lines, che gestì oltre 50 esuberi, e lo è oggi con Blu Jet che rischia di trovarsi con esuberi per 46 unità lavorative impiegate nella tratta su Reggio. Insufficiente risulta la clausola sociale inserita dal Ministero all’art 23 del disciplinare di gara che a fronte dei 67 lavoratori oggi impiegati da Blu Jet nella tratta a gara finisce, per via della normativa marittima, per tutelarne solo 21, lasciando pertanto 46 esuberi. Con la messa a gara del servizio emergono inevitabili rischi occupazionali che dovevano e potevano essere evitati - continuano Garufi e Barresi - e per questo da due anni portiamo avanti la vertenza sui diritti contrattuali di tutti i lavoratori della società Blu Jet che hanno visto espletare dieci scioperi di Filt Cgil e Uiltrasporti».
«Ci dispiace evidenziare, anche a fronte delle recenti infelici esternazioni della Fit Cisl di Messina - continuano Filt Cgil e Uiltrasporti - come adesso appaia chiaro che la vertenza Blu Jet abbia sempre ricoperto una importanza fondamentale per le garanzie dei lavoratori dello stretto di Messina e che tutti i tentativi di giocare al ribasso nelle tutele dei diritti contrattuali oggi tornano indietro con lo spettro peggiore di una probabile emorragia occupazionale che poteva essere evitata con l’applicazione del contratto dei ferrovieri che avrebbe dato oggi certezze e garanzie a questi lavoratori».
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