Nuovo «passaggio fondamentale», come lo definisce l’ad della società Ponte sullo Stretto Pietro Ciucci, per la realizzazione del ponte tra la Sicilia e la Calabria: è stato infatti consegnato da Eurolink, il consorzio guidato dal gruppo Webuild, l’aggiornamento del progetto definitivo che consentirà di avviare un «serrato» cronoprogramma che dovrebbe portare all’apertura dei primi cantieri già nell’estate del prossimo anno.
Il governo, per bocca del il sottosegretario al Mef, Federico Freni, ha già fatto sapere che è pronto a postare in manovra circa 2 miliardi e che l’investimento complessivo sarà di 12-14 miliardi spalmati nei prossimi anni.
E mentre i coordinamenti cittadini (Invece del Ponte, già audito alla Camera) protestano, il ministro Matteo Salvini promette per Sicilia e Calabria «lavoro e sviluppo» mentre tornano a farsi sentire quelli che vogliono intestare l’opera a Silvio Berlusconi (oggi lo chiede il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto mentre il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ricorda come il ponte fosse «il sogno di Berlusconi»).
Ciucci spiega che con la consegna dell’aggiornamento del progetto definitivo per il ponte «prenderà avvio il serrato cronoprogramma per l’approvazione del progetto definitivo, con l’obiettivo di aprire i cantieri nell’estate 2024, in linea con le indicazioni del ministro Matteo Salvini.
La società Stretto di Messina, riavviata appena cento giorni fa, - spiega - è oggi dotata di una struttura organizzativa tecnica, economico finanziaria e legale in grado di gestire l’impegnativo piano di attività».
Mentre Pietro Salini, l’ad di Webuild spiega di essere pronto alla firma definitiva: «abbiamo firmato l’altro giorno con la Stretto di Messina l’atto prodromico, l’atto che rinnova le pattuizioni industriali e siamo pronti a stipulare il contratto una volta che le operazioni sono fatte.
Con la consegna di oggi si conclude l’iter di tutti quei processi che erano stati previsti dal decreto che ha ripristinato il ponte di Messina».
Lo stesso Eurolink ricorda i dati del ponte e spiega i passi in avanti nella certificazione della sicurezza dell’opera costata fino ad oggi, in termini di impegno, «oltre 50 anni di lavoro, studi ed analisi».
Il ponte sullo Stretto, - spiega - è «un’opera di straordinaria complessità». Particolare attenzione è stata dedicata alla stabilità della struttura e alla sua resistenza ai vento e ai terremoti. Il ponte è stato progettato per resistere a intensità del vento estreme, largamente superiori al vento più intenso mai registrato nello Stretto. Dal punto di vista sismico, l’integrità strutturale dell’opera è stata verificata per eventi di magnitudo superiore all’eccezionale terremoto di Messina del 1908.
Gli studi preliminari e le analisi condotte nel corso degli anni hanno reso l’area tra Messina e Reggio Calabria tra quelle più studiate nel Mediterraneo.
L’opera è destinata a diventare il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di circa 3.660 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri. La sua piattaforma, tecnicamente chiamata impalcato, avrà una larghezza totale di circa 60 metri, e le due torri collocate a terra, che andranno a reggere l’intera struttura, raggiungeranno un’altezza di 399 metri. La struttura accoglierà due carreggiate stradali con tre corsie per direzione (due di marcia e una di emergenza) e una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.000 veicoli all’ora e fino a 200 treni al giorno». Insomma - dice Eurolink - si «rivoluzionerà la mobilità dell’area e dell’intero Sud Italia».
Nuovo step per il ponte sullo Stretto, c'è l'aggiornamento del progetto
Nuovo «passaggio fondamentale», come lo definisce l’ad della società Pietro Ciucci
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