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Isole siciliane, associazioni e comitati chiedono il ripristino delle corse e le tariffe originarie

«Gli effetti sulla qualità della vita locale e sulle già fragili economie micro-insulari sono evidenti e non più sostenibili», si legge in un documento

Nelle isole di Sicilia oltre ai sindaci si mobilitano anche 40 associazioni e comitati, che hanno richiesto al ministro dei trasporti Matteo Salvini ed al presidente della Regione Renato Schifani «l’istituzione di un tavolo permanente di confronto, il ripristino delle corse con le navi e le tariffe originarie».ù

«Nelle nostre isole – hanno esordito albergatori, operatori turistici, economici e culturali - proseguono le criticità e le inadeguatezze nei collegamenti marittimi. Nonostante le reiterate e accorate segnalazioni e istanze avanzate dai sindaci, dal comparto produttivo e sociale, rappresentato dalle associazioni di categoria e dai comitati e dalle associazioni in rappresentanza di porzioni importanti delle comunità locali, si registra per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori. Tutto questo avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della costituzione oltre che dei dettami sanciti dai trattati di funzionamento dell’Unione Europea».

Il documento è lungo e articolato. «Come abbiamo avuto modo di rappresentare più volte – puntualizzano - soprattutto nell'ultimo anno e mezzo, hanno subito incomprensibili tagli e aumenti tariffari. Ad oggi, le corse integrative regionali ro pax - adesso effettuate dalla Compagnia Sns quasi esclusivamente con mezzi di cui alla convenzione statale - non sono ancora state del tutto ripristinate e i mezzi impiegati hanno una capacità di garage significativamente ridotta rispetto ai precedenti causando gravi disagi soprattutto nel trasporto merci. Inoltre, le tariffe applicate non risultano ancora in linea con quelle della precedente convenzione regionale. Allo stesso tempo, la convenzione statale è del tutto inadeguata e carente tanto da non riuscire più a garantire servizi essenziali efficienti e in grado di soddisfare i bisogni primari delle comunità isolane».

Le associazioni forniscono i numeri. «L’importo fisso alla base della convenzione, non riparametrato ai maggiori costi di gestione del servizio, ha di fatto ribaltato i gravami sull’utenza e quindi sull’economia isolana che ha assistito al progressivo aumento delle tariffe (30% nel giugno 2022 e un ulteriore 20% da dicembre 2023 sia su navi che su mezzi veloci) oltre che ad una riduzione delle corse», sottolineano. Le conseguenze sono drammatiche. «Gli effetti sulla qualità della vita locale e sulle già fragili economie micro-insulari – evidenziano - sono evidenti e non più sostenibili. Per tali motivi chiediamo che si proceda con urgenza: alla convocazione di un tavolo permanente Stato-Regione, che coinvolga i sindaci delle isole minori e una rappresentanza delle associazioni locali, nell’ambito del quale poter valutare in modo puntuale e sistematico le diverse criticità (a voi sottoposte a più riprese e sinteticamente riepilogate in calce alla presente), con l’obiettivo di gettare le basi per una strategia nazionale e regionale che possa salvaguardare il “diritto alla mobilità di tutti i cittadini”, la “competitività delle imprese locali”, il “libero scambio e parità di condizioni” e i necessari aumentati spostamenti che si rendono necessari vista la graduale diminuzione dei servizi pubblici presenti sul territorio la cui assenza mette costantemente a repentaglio i diritti alla giustizia, alla salute e allo studio; allo stanziamento urgente delle somme necessarie per garantire l’erogazione dell’originario assetto dei collegamenti operati in convenzione statale e la riduzione di tariffe il cui aumento è oggi giunto ormai al 56% rispetto al giugno del 2022 e di ricevere copia degli atti attraverso i quali, ai sensi degli articoli 8 e 9 della convenzione statale, sono stati autorizzati ben due aumenti tariffari in soli 18 mesi oltre che una riduzione delle corse».

In sostanza, si richiede «il ripristino di tutti i servizi (corse, frequenze e mezzi) essenziali navi ro-pax e mezzi veloci gestiti con convenzione statale; di tutti i servizi (corse, frequenze, mezzi e capienza di garage) integrativi regionali navi ro-pax; delle tariffe originarie su tutte le tratte ro-pax e mezzi veloci operati con convenzione statale e con affidamento regionale e modifica delle agevolazioni previste per i pendolari con rimozione o adeguamento dei tempi minimi di utilizzo o del numero di corse minimo da effettuare ed estensione ad altre categorie di passeggeri (tutti i lavoratori, i professionisti, gli amministratori di attività produttive con unità operative collocate nelle isole minori; gli affittuari di lungo periodo, i nativi e i possessori di casa in regola con il pagamento dei tributi locali. Ampliare, inoltre, il bacino d’utenza dei beneficiari delle gratuità a tutti i residenti che debbano spostarsi sulla terra ferma e rientrare alla propria residenza per sopperire a tutti i servizi civili e sanitari non più disponibili in loco poiché soppressi o sospesi, fintantoché gli stessi non siano ripristinati».

Foto notiziarioeolie.it

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