Per le Eolie stagione turistica con luci e ombre. Tante ombre - a dire il vero - rispetto agli anni passati. A luglio il calo delle presenze è stato evidente in tutte le isole con punte del 40m per cento a Stromboli, come segnalato da Federalberghi per via delle conseguenze all'attività del vulcano.
Ad agosto non va meglio anche se Liberty Lines ha segnalato un più 4 per cento nel trasporto dei passeggeri. In giro non c’è la folla degli anni precedenti e anche i pontili galleggianti di Marina Lunga a Lipari in questi caldissimi giorni di agosto non hanno fatto registrare il tutto esaurito. Il malumore dei turisti riguarda soprattutto il costo salato per arrivare con gli aerei fino a Catania o a Reggio Calabria ma anche con i mezzi marittimi. Oltre che per i disservizi, come accaduto martedì pomeriggio con due traghetti della Siremar, che per problemi tecnici hanno annullato le corse e centinaia di persone, dopo aver protestato il sole cocente, hanno dovuto attendere la tarda serata per poter partire.
Diverso il turismo giornaliero. Le Eolie sono invase dalle mini crociere che arrivano dalla Calabria e dalla costa della Sicilia con catamarani e barche a vela cariche di escursionisti. Di fronte a queste presenze c’è chi ha provocatoriamente proposto un ticket di 25 euro, così come ha deciso il governo nazionale per la tassa di soggiorno per gli hotel di lusso delle città turistiche.
Il vero spettacolo tuttavia è a mare. Notiziarioieolie.it ha monitorato la presenza di un centinaio di mega yacht (da 60 metri ad oltre 100 metri) transitati tra le sette isole. Oltre a quelli di Jeff Bezos, Mark Zuckerberg e David Beckham, sono arrivati Eta di 118 metri, Apho di 115, Caranthia VII di 98, Whisper di 95, Savannah di 83, Sunrays di 86 e Saramour di 60.
Per Luca Chiofalo, ex assessore ed ex presidente dei commercianti «è giusto che i inauguri un percorso di collettivo impegno a superare gli egoismi di categoria e la cultura del “tirare a campare” (e a fregarsi…). Ci credo sempre meno, ma non abbiamo altra scelta». Saro De Biase, imprenditore turistico a Filicudi, pone invece un'altra questione: «E’ questo il turismo che vogliamo? Non si può trovare una terza via per controllare le migliaia di turisti che affollano le nostre coste?».
La docente napoletana Luisa Ciccone, in vacanza nelle isole, ha lanciato qualche suggerimento per Stromboli: «Al porto potrebbero esserci bacheche con iniziative, storia e curiosità di questop luogo che ci rappresenta nel mondo. L'ho trovato poco ospitale e triste mentre l’approdo dovrebbe rappresentare l'accoglienza».
Foto notiziarioeolie.it
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