Altra fumata nera dopo l’incontro tra i dirigenti della Caronte Tourist isole minori e i sindacati per la vertenza che interessa i marittimi. I rappresentanti di Caronte & Tourist hanno confermato le ragioni economiche e organizzative che hanno indotto la società ad adottare misure di razionalizzare che non attengono solo l’ambito delle risorse umane.
La società ha ribadito che «le nuove misure consentono di risparmiare un milione e mezzo di euro, atteso che la convenzione firmata con il ministero dei trasporti dev’essere aggiornata in quanto i prezzi risalgono al 2016. La società, pertanto, non è in grado di affrontare i costi derivanti dall’ attuale gestione del servizio».
La Federmar Cisal e i marittimi con Clara Crocè, segretaria regionale e Sebastiano Previti, responsabile provinciale, hanno espresso la propria contrarietà in quanto le misure adottate dalla società penalizzano i lavoratori che sono costretti a rimanere a bordo due mesi.
«Tale meccanismo – sottolineano - impone al personale di smaltire i riposi compensativi dopo lo sbarco e restringe la forza lavoro degli stessi marittimi».
La Federmar Cisal ha preannunciato che richiederà al prefetto di Messina la convocazione di un tavolo istituzionale per affrontare quello che «a tutti gli effetti riteniamo – concludono Clara Crocè e Sebastiano Previti - lo stato di crisi in cui versa la Caronte&Tourist isole minori. Chiederemo al prefetto la convocazione di un rappresentante del ministero dei trasporti e dell’assessore alla mobilità ed infrastrutture della Regione Sicilia Alessandro Aricò». Foto NotiziarioEolie.it
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