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Turismo e futuro al Taormina Gourmet: "Il Sud ce la può fare"

A Taormina Gourmet si discute anche di prospettive sul futuro, di turismo, di patrimonio artistico e culturale. Non sono solo i temi del food&wine ad appassionare il pubblico della settima edizione della manifestazione, ma anche numeri e dati sul futuro del sud Italia, illustrati e commentati da grandi esperti dell’imprenditoria, della politica e dell’economia italiana: tra questi Oscar Farinetti, patron di Eataly, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il presidente della Fondazione Unesco Sicilia Aurelio Angelini in un incontro moderato da Fabrizio Carrera, in occasione della premiazione del concorso Sud Top Wine.

Il sindaco Mario Bolognari è partito da una considerazione supportata dai numeri: “Delle 60 mila aziende biologiche italiane il 60% si trovano nel mezzogiorno ed il 13% in Sicilia, regione che detiene il primato nazionale - ricorda il sindaco - Anche il mondo del vino mostra un salto di qualità. Se i volumi di produzione annuale al Sud rimangono più o meno invariati, da 10 anni a questa parte si sono decuplicati i dati relativi alle etichette Dop. Questi dati ci dicono che dobbiamo creare imprenditori attraverso la valorizzazione di ciò che di più prezioso ha il sud in questo momento: il capitale umano. La verità è che nessuno ha il coraggio di intraprendere la propria attività e molti giovani competenti hanno difficoltà a trovare una collocazione in Italia”.

Angelini, presidente della Fondazione Unesco Sicilia, è convinto che la forza del brand Italia e la sua consapevolezza possa fare la differenza nel mondo: “Il Sud ce la può fare? La risposta è sì. La società è cambiata, la gente del sud è cambiata ed è sempre più consapevole che non c’è al mondo brand più forte dell’Italia. Attraverso la presa di coscienza di questa generazione il cambiamento arriverà”. Un commento poi sugli attuali siti UNESCO in Sicilia: “Il patrimonio della Sicilia è pari a quello di tutto il sud Italia. Tra i siti che funzionano c’è sicuramente la Palermo arabo normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, mentre stentano a decollare le Eolie, la Val di Noto e l’Etna in parte, poiché in questi territori non c’è ancora una sufficiente promozione del territorio”.

In conclusione il commento di Oscar Farinetti: “Il sud ce la farà. Dipende dal tempo e dai suoi cicli ma dipende soprattutto dalle persone”.

Secondo Farinetti sono due i sogni realizzabili per il sud Italia: raddoppiare le esportazioni e raddoppiare il turismo. “La prima meta desiderata al mondo per i viaggi all’estero è l’Italia che, però, è solo sesta nella classifica dei paesi più visitati. Cosa c’è di mezzo?” chiede al pubblico Farinetti. Un attimo di silenzio, poi la risposta: "Ci sono gli italiani, c’è la loro pigrizia”.

All’incontro è seguita la premiazione del concorso Sud Top Wine con i vincitori annunciati dal presidente della commissione di giuria, Daniele Cernilli. Trentanove i vini premiati, provenienti da Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata.

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