
MESSINA. Azzeramento di tutti gli organi del partito, direzione compresa, azzeramento tesseramenti e al più presto, al massimo entro la prossima primavera, il congresso provinciale. E intanto, valutare la possibilità di nominare come commissario provinciale un messinese.
L’area renziana della prima ora del Pd, chiama a raccolta le varie anime del partito e si prepara a suggerire strategie e regole. Il segretario regionale del Partito democratico Fausto Raciti, lunedì pomeriggio, a sorpresa, ha accettato le dimissioni del segretario provinciale Basilio Ridolfo e si è nominato commissario del partito in provincia. Una scelta dettata dal mancato accordo tra le varie componenti.
Per il Pd messinese, del dopo Genovese, il parlamentare che da un anno e mezzo, in quanto coinvolto nell’inchiesta sulla formazione professionale, è agli arresti, è praticamente notte fonda. Il partito che non ha una guida messinese non ha nemmeno una sede. La vecchia sede appartiene alla fondazione costituita dai Democratici di Sinistra. E naturalmente non c’è più la segreteria politica del parlamentare Genovese dove si svolgevano la maggior parte delle riunioni. Lunedì o martedì al massimo, Raciti, sarà in città.

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Persone:
2 Commenti
Piero Battini
07/12/2015 18:58
Raciti è un modesto,Renzi si è autonominato premier
Sergio Lunetta
07/12/2015 20:51
Certo che in quanto a scelte degli uomini e delle donne nel PD, i quadri regionali hanno sempre avuto un fiuto ecezionale. Mai a scegliere gente che col loro bagalio culturale li potevano offuscare, meglio andare sul sicuro e scegliere le mezzeseghe intrallazzista! Complimenti