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Messina, sulla mozione di sfiducia ad Accorinti cala il gelo

MESSINA. Ventiquattrore dopo la presentazione della mozione di sfiducia nessuno dei 39 colleghi consiglieri ha telefonato a Piero Adamo. Al momento la sua resta l'unica firma al documento che se proposto da sedici esponenti politici e votato favorevolmente da 27 su 40 porterebbe il sindaco Accorinti e l'intera amministrazione a dover lasciare l'incarico assegnato dagli elettori nel giugno 2013 e portare al commissariamento il Comune con l'indizione di nuove elezioni e le consultazioni per il Consiglio dopo la fase di governo di un funzionario nominato dalla Regione.

Adamo, consigliere di Siamo Messina, fa parte del gruppo Vento dello Stretto che si riconosce in Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Dopo le polemiche della scorsa settimana tra Accorinti e la maggioranza del Consiglio (il sindaco aveva disertato l'aula non replicando alle accuse di scadente gestione perché era stato negato all'intera giunta di poter parlare dopo gli attacchi rivolti da quasi tutti i consiglieri) solo Adamo ha parlato e proposto la sfiducia. Ma sino a ieri nessuno dei colleghi contrari ad Accorinti, ben 38 sul totale di 40 compresi gli esponenti del gruppo misto, hanno chiesto ragguagli ad Adamo. A intervenire il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta che ha lanciato invece strali contro il movimento Vento dello Stretto:

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