MESSINA. Palazzo Zanca non riesce a venire a capo del bilancio preventivo: vara tre versioni del documento in soli due mesi e le cooperative che svolgono servizi per conto dell’amministrazione vanno sul lastrico. I pagamenti di cooperative e fornitori esterni, sono paralizzati. Fermi le fatture dei cosiddetti servizi a domanda individuale:dalle mense scolastiche ai centri di aggregazione giovanile, agli asili. E sino alla fine del mese sarà notte fonda.
C’è chi vanta un credito nei confronti del Comune cospicuo: da cinquecentomila euro a un milione. Sino alla fine di febbraio sarà quasi materialmente impossibile che vengano saldate le fatture. I pagamenti delle cooperative sono fermi a settembre. In gioco ci sono gli stipendi di circa 700 lavoratori: quelli del pianeta servizi sociali e delle mense. C’è da dire che alcune delle cooperative, avendone le possibilità, e facendo i salti mortali impegnandosi con le banche, hanno pagato gli stipendi sino a dicembre. Altre sono ferme ad ottobre. Una situazione che rischia di esplodere. Il motivo del blocco è presto detto. Manca il bilancio preventivo 2015.
E così si agisce soltanto con i pagamenti delle spese urgenti ed indifferibili: quelle che potrebbero causare un danno erariale. Palazzo Zanca, in pratica, è alle prese da oltre un mese con il bilancio preventivo 2015 che si doveva approvare molto prima.
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