BROLO. «Irene Ricciardello si dimetta da sindaco del nostro comune e tolga dall’imbarazzo se stessa e tutta la cittadinanza di Brolo».
Non era difficile prevedere, dopo mesi e mesi di conflitti seguiti all’inchiesta sui «mutui fantasma» che adesso fosse il gruppo consiliare di minoranza «Per Brolo» ad affondare il colpo dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Giuseppe Ricciardello, amministratore dell’omonima impresa edile e padre del sindaco.
Ricciardello è agli arresti domiciliari da venerdì scorso nell’ambito dell’operazione «Dama Nera 2», condotta in ambito nazionale dalla Guardia di Finanza, e che ruota sugli appalti dell’Anas e le presunte tangenti pagate per ottenere lavori.
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