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Musumeci: "Voto segreto all'Ars vergogna che dobbiamo cancellare"

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"Il voto segreto all'Ars è una vergogna che noi dobbiamo cancellare". Lo ha detto Nello Musumeci intervenendo al teatro Vittorio Emanuele di Messina alla manifestazione durante la quale è stato tracciato un bilancio dei primi due anni di attività del gruppo di DiventeràBellissima all'Ars.

una pratica di tipo feudale, un mercato del voto parlamentare. Siamo l'unica regione d'Italia ad averlo ancora nei casi che non riguardano voti su persone o etici e di coscienza - ha affermato Musumeci - É inconcepibile farne ricorso anche sulle leggi di riforma e per questo noi siamo pronti a cancellare questa vergogna che da oltre 70 anni contraddistingue la storia dell'Ars".

Musumeci ha aggiunto: "Sembra impossibile risolvere in cinque anni tutti i problemi della Sicilia, eppure abbiamo il dovere e la necessità di farlo. Sono orgoglioso dei nostri deputati all'Ars, capaci e perbene. La strada è in salita e con il vento contrario, ma andremo avanti imperterriti e determinati, non ci fermeranno. Abbiamo già garantito la copertura finanziaria che ha consentito la stabilizzazione di oltre seimila precari dei Comuni siciliani, investito centinaia di milioni di euro sulla Sanità, contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione delle strade di quelle Province che Crocetta abolì con conseguenze disastrose".

La manifestazione, che si è svolta davanti a una platea stracolma, è stata introdotta da Pino Galluzzo, deputato regionale messinese di DiventeràBellissima, e ha visto gli interventi dei parlamentari all'Ars Alessandro Aricò, Giuseppe Galluzzo, Giuseppe Zitelli e Giorgio Assenza e dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

"Il voto segreto all'Ars rischia di favorire il malaffare, soprattutto quando viene utilizzato in materie delicate come le opposizioni hanno fatto affossando la riforma dei rifiuti. La battaglia di DiventeràBellissima per abolirlo nei casi riguardanti riforme e leggi di spesa non si arresterà, andremo avanti fino in fondo" - ha proseguito Aricò - Nella scorsa seduta della Commissione regolamento dell'Ars, convocata proprio per mettere ai voti l'abolizione del voto segreto, erano presenti soltanto due dei dieci componenti, ed una era la nostra collega Giusy Savarino. Ma noi non ci arrendiamo, e abbiamo chiesto l'urgente convocazione di un'altra seduta sullo stesso tema"

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