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Erosione della costa in provincia di Messina: tempi lunghi per gli interventi

Il litorale di Gioiosa Marea

L'erosione costiera continua a causare danni a distanza di due anni dalla sottoscrizione del Contratto di Costa Tirreno I – sottoscritto dalla Regione e dai sindaci dei comuni di Acquedolci, Brolo, Capo d'Orlando, Capri Leone, Caronia, Gioiosa Marea, Motta D'Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant'Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa – il quale doveva partire lo scorso ottobre, ma pare che ancora non sia stato mosso un dito.
I paesi che rischiano di più e per i quali sono pronti i fondi, sono il comune di Gioiosa Marea, di Acquedolci, di Patti ed infine il comune di Piraino.

Il Contratto di Costa nasce per fronteggiare l'erosione che da anni ha preso di mira i litorali siciliani. I fondi previsti per la realizzazione dell'intero progetto sono circa 200 milioni, di cui una parte provenienti dal Patto per il Sud (stipulato nel 2016 tra il Governo e la Regione).
Ma sul futuro degli interventi, i quattro comuni del Messinese allargano le braccia. Il sindaco di Acquedolci Alvaro Riolo commenta: “Siamo stati quasi costretti a stipulare l'accordo, perché avevamo già un progetto esecutivo di 250.000 euro da portare avanti per la riqualificazione del litorale – spiega il sindaco –. A noi non conveniva sottoscrivere il Contratto”.
Da Patti arrivano ulteriori notizie “pare che stiano redigendo ancora il progetto, presentato un anno fa dinanzi il presidente della Regione Nello Musumeci - dichiara il sindaco Mauro Giuseppe Aquino - qui a Patti. Adesso occorre passare alla fase dei lavori, i quali consentono di fare un ragionamento sull'intera costa della zona”. Il sindaco Giuseppe Mauro Aquino continua: “Auspico una accelerazione dei tempi, perché per alcuni comuni del Contratto vi è una situazione ancor più pericolosa rispetto a Patti”.
Da Piraino interviene il sindaco Maurizio Ruggeri: “L'idea del Contratto di Costa non era sbagliata, ma di fatto non è partito un solo intervento di quelli previsti. E il mio comune non dispone di fondi sufficienti per gli interventi”.
Già un'abitazione nel comune di Piraino è stata sgomberata, proprio perché si trova in una situazione di pericolo elevato causato dalle ultime mareggiate. “Chiederò ai sindaci di andare a protestare sotto palazzo Don Orleans”, continua Ruggeri.

Salvo Puccio, responsabile dell'Ufficio competente per le operazioni (Uco) della Regione, tiene a precisare: “Nessuno è fermo, il Contratto di Costa è un progetto molto articolato, che è stato firmato nel maggio 2018, qualche mese fa vi è stata la deliberazione per i fondi relativi al primo step che consiste nello svuotamento e nel ripascimento delle foci dei torrenti colpiti dalle alluvioni”.
Dunque tempi lunghi, ma Puccio ha assicurato che a gennaio saranno mandati in gara i lavori relativi al primo step, e al contempo si reperiranno i 160 milioni restanti per il secondo ed ultimo intervento, quello più significativo.

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