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Sanità, il grido d'allarme dei sindaci dei Nebrodi: "Necessario riattivare l'ospedale di Mistretta"

Tagli alla Sanità che hanno determinato la soppressione di centinaia di presidi ospedalieri in tutto il territorio nazionale e, in particolare, in aree già penalizzate come quella dei Nebrodi Occidentali. È quanto denunciano i sindaci dei Comuni di Castel di Lucio, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, S. Stefano di Camastra e Tusa

"Nel Distretto Socio Sanitario 29 dell’ASP di Messina che comprende i Comuni di Castel di Lucio, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, S. Stefano di Camastra e Tusa, con una popolazione di circa 20.000 abitanti, vi è già funzionante un Presidio Territoriale di Emergenza (PTE) presso l’Ospedale di Mistretta che, nel corso degli anni è stato depauperato di reparti sanitari e posti letto - si legge in una nota firmata dai primi cittadini ed inviata lo scorso marzo -. Nell’attuale tragico contesto emergenziale, potrebbe valutarsi l’immediata riattivazione a pieno organico l’Ospedale di Mistretta anche facendo ricorso alle risorse economiche rese disponibili per la protezione civile a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale".

Per questo, continua la nota, "si evidenzia che nell’Ospedale di Mistretta, negli ex reparti di chirurgia, medicina e ostetricia, quest’ultimo già medicalizzato, ossia dotato di ossigeno per l’attivazione già prevista di 10 posti suap/comatosi, ci sarebbero circa 60 posti letto disponibili, una vera e propria manna dal cielo per un territorio di frontiera, con una popolazione prevalentemente anziana e impaurita".

"I reparti di lungodegenza, medicina e chirurgia, oggi esistenti (il resto della struttura è ambulatoriale) - sottolineano i sindaci -, sono assolutamente insufficienti, soprattutto nella situazione emergenziale attuale ed, inoltre, gli ospedali di Cefalù e Patti sono lontani, quello di Sant’Agata è stato depotenziato".

"In Sicilia sono stati registrati centinaia di casi di positività con decine e decine di pazienti ricoverati e riattivare Mistretta darebbe un segnale di forte presenza delle Istituzioni e della volontà dello  Stato di “riconquistare” i propri territori e sarebbe una iniezione di sicurezza nei confronti di tutti, anche alla luce che allo stato nei comuni del Distretto D29 vi sono 150 soggetti in isolamento fiduciario".

Una lettera che non ha ricevuto riscontro per cui, scrivono i sindaci: "Essendo rimasto inascoltato il grido di allarme lanciato in piena emergenza COVID, siamo a richiedere formalmente, anche a seguito degli accadimenti verificatisi nel Comune di Castel di Lucio, una formale audizione" all'Ars.

 

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