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Coronavirus, a Messina coprifuoco in alcune zone e turni pomeridiani a scuola

«Coprifuoco» notturno, turni pomeridiani scolastici e nella pubblica amministrazione anche il sabato, smart working al 50% e rifiuto dei nuovi iscritti a scuola se il numero di questi è incompatibile con la capienza delle aule e il distanziamento. Sono tra le decisiuioni più significative prese per fronteggiare la seconda ondata di contagi da coronavirus dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, e contenute in una nuova ordinanza. «Nel recepire il Dpcm - afferma De Luca - sono stati disciplinati i seguenti aspetti, per maggiore chiarezza: in specifiche zone della città - tra Viale Boccetta e Viale Europa scatta il coprifuoco dalle ore 00.30 alle ore 5.00, escluso per motivate esigenze lavorative e di salute».

Ai matrimoni, ai funerali e alle altre cerimonie civili e religiose potranno partecipare al massimo 30 persone, oltre ai conviventi, i congiunti ed i parenti ed affini fino al secondo grado di entrambi gli sposi.  Saranno consentite le attività commerciali. Quanto alla ristorazione, dalle 5 del mattino a mezzanotte è permessa la somministrazione al tavolo, ma quella senza servizio al tavolo potrà svolgersi solo fino alle 18.

Gli istituti secondari daranno il via ai turni pomeridiani e, in alternativa, alla didattica a distanza. Inoltre, per gli istituti superiori le lezioni avranno inizio non prima delle ore 10,00. «I dirigenti scolastici - sottolinea il primo cittadino - non potranno accettare iscrizioni per il nuovo anno scolastico se ciò comporta un numero di studenti nelle aule tale da violare le regole sul distanziamento. Per quanto concerne il servizio di assistenza scolastica, al fine di garantire pari opportunità agli studenti con disabilità, l’Azienda Messina Social City incrementerà a 12 ore il servizio di assistenza agli alunni, potrebbero diventare 18 come senso di civiltà. Per gli studenti che si avvalgono del trasporto pubblico locale, l’ATM è tenuta a rimodulare gli orari di lavoro con raggiungimento dell’obiettivo di evitare assembramenti inutili».

Quanto ai dipendenti comunali, questi «sono tenuti ad assicurare non meno del 50% di attività lavorativa in presenza, suddividendolo in turni antimeridiani, pomeridiani ed eventualmente anche di sabato». Viene sospesa la consultazione referendaria circa l’istituzione del comune autonomo Montemare. «Non ho affrontato l’argomento Movida - ha cincluso De Luca De Luca - come fatto in altri territori come unica azione di contrasto, perchè sarebbe stato riduttivo e poco serio. Ho preferito una scelta di campo, che dia un respiro più ampio. Sono state garantite gran parte delle attività lavorative perchè non possiamo permetterci di far morire la nostra economia. A tal proposito, esorto la popolazione a non cedere ai ricatti di certe logiche malavitose, che sfruttano la sofferenza per il proprio sporco tornaconto. Piuttosto che rivolgervi alle associazioni criminali, affidatevi al sostegno delle Istituzioni. Ho comunque dato mandato a tutte le unità di Polizia municipale e metropolitana di vigilare sul rispetto delle prescrizioni e sanzionare severamente le violazioni».

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