«Se il governo Draghi non inserirà nel recovery plan la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina lancerò il movimento politico del Meridione per cacciare tutti i ladri di consenso elettorale che siedono nel parlamento nazionale in rappresentanza del Sud, ma agiscono come gli ascari per salvare la propria poltrona e servire i padroni dei partiti». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Messina Cateno De Luca.
«Non mi importa della mia carriera politica - aggiunge - perché non ha senso combattere in trincea per cercare di elevare gli standard dei servizi municipali e risolvere le questioni strutturali territoriali quando i nostri figli e nipoti muoiono e moriranno di fame e dovranno emigrare al nord Italia o peggio ancora all’estero. La soluzione è molto semplice - sostiene Cateno De Luca - nell’ambito di tutte le opere strategiche inserite nel recovery plan l’Italia deve chiedere una espressa deroga per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina che potrà essere completato entro il 2030 piuttosto che 2026 come prevede l’Europa per il recovery found. Preferisco non fare più politica - chiosa il sindaco di Messina - piuttosto che essere complice dell’assassinio socio economico della mia amata terra. Ora si parte con il nostro progetto meridionalista».
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