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Ponte sullo Stretto, Cancelleri "isolato": resta il no di M5s

Resta il no del Movimento 5 stelle al ponte sullo Stretto di Messina e rimane 'isolata' la posizione del viceministro al Mit, Giancarlo Cancelleri, che in prospettiva non la ha affatto esclusa. E’ la fotografia, ad ora, che emerge dall’assemblea dei gruppi M5s, dopo la relazione al Parlamento sulla grande opera che dovrebbe collegare la Calabria alla Sicilia.

Un 4 a 1, secondo fonti qualificate, che così sintetizzano il quadro a favore dei contrari. Molti gli attacchi all’esponente del governo cui hanno chiesto di chiarire che le sue frasi sono state dette a titolo personale e non corrispondono al pensiero della galassia pentastellata. Fino al punto che, Giulia Grillo, ex ministro della sanità, ha addirittura messo in gioco la fiducia all’Esecutivo 'dell’emergenza'.

Una commissione interna del Movimento 5 stelle per valutare senza «pregiudizi» ideologici l’ipotesi della costruzione del ponte di Messina, sulla quale la maggior parte dei deputati del sud sono contrari, ha proposto il viceministro dopo aver dichiarato sulla stampa a favore di questa grande opera, non senza suscitare dissensi.

Cancelleri ha detto, si è appreso, di aver sentito il leader in pectore, Giuseppe Conte: «ci siamo confrontati e siamo arrivati alla conclusione che sarebbe bene costituire una Commissione del M5s per approfondire il progetto: se si arriva ad una posizione politica ci dobbiamo arrivare senza superficialità». Da siciliani, avrebbe notato, chiediamo il rispetto da parte del Movimento nazionale. Non ci sono divisioni su questo: il no al Ponte ad una campata, di berlusconiana memoria resta, ma bisogna affrontare un progetto per il Sud» avrebbe aggiunto ancora. Sul metodo del confronto è intervenuto il presidente dei deputati pentastellati, Davide Crippa, ringraziando quanti, contrari all’uscita di Cancelleri, hanno evitato di uscire sulla stampa con la propria posizione. «Non possiamo permetterci errori - avrebbe detto - quando ancora non c'è un progetto concreto.

Anche Ettore Licheri, presidente dei senatori M5s, ha sottolineato la necessità di «deludere» i giornalisti che danno M5s litigioso. Giancarlo ci ha messo «molto in difficoltà», ha sottolineato la deputata calabrese e segretario del Copasir, Federica Dieni. E ancora: «Deve chiarire che è la sua posizione personale. O noi dobbiamo uscire dicendo che la nostra posizione è invariata».
"Una follia, per la scarsa conoscenza del sito. Parlare oggi di ponte sullo Stretto è ancora molto prematuro rispetto ai dati e agli elementi a disposizione. Non si parla solo di correnti e terremoto ma anche del rischio frane sottomarino, che nel canale di Sicilia ci sono», ha asserito, durante la congiunta M5s, il senatore Ruggieri Quarto, senatore M5s e docente universitario in Geologia. «E' vero che in futuro ingegneria e geotecnica potranno arrivare a dare soluzioni, ma al momento dobbiamo anche dirci che quelle soluzioni sono ancora lontane dal poter essere realizzate. Poi tutto si può fare a livello ingegneristico ma dobbiamo sapere che i costi lievitano fino a diventare insostenibili», ha notato il ministro Stefano Patuanelli.

Giancarlo Cancelleri «è stato scorretto e dovrebbe chiedere scusa ai portavoce e agli attivisti di tutta Italia» per aver comunicato all’esterno cambiando completamente la nostra posizione sul ponte dello Stretto ribadita qualche mese fa in occasione della mozione di Forza Italia. Tra l’altro lo ha fatto «senza un confronto con le commissioni competenti andando a sbugiardare tutto quello che abbiamo detto». Sarebbe questo, fra i tanti, uno degli attacchi mossi al viceministro alle Infrastrutture durante la congiunta M5s, arrivato da Giovanni Vianello che avrebbe sottolineato come ci siano delle grosse mancanze nel documento del gruppo di lavoro del Mit e come sia quasi nulla la parte ambientale.
«Se dovesse mai passare il sì al ponte sullo Stretto, io tolgo la fiducia al governo che non ha alcun mandato per farlo. Io l’ho appoggiato sul fatto che dovesse occuparsi dell’emergenza» Covid, non su altro, avrebbe, per parte sua, detto chiaro, Giulia Grillo. «Se volete fare una commissione per valutare la fattibilità di quest’opera, mettetelo nel prossimo programma e fatevi rieleggere», ha aggiunto.

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